La FLC è solidale con gli uomini, le donne, i bambini in cerca di un futuro diverso fondato su lavoro

Uomini, donne e bambini in cerca di un futuro diverso, di lavoro e di scuole, trovano la morte davanti alle coste italiane.

“Non ci possono essere parole per esprimere il dolore e l’orrore che provoca  l’ennesima tragedia avvenuta  nel Canale di Sicilia. Di fronte a simili tragedie le parole, i proclami, le promesse non sono più sufficienti.” Queste le parole di Susanna  Camusso che con forza ha chiesto  al Governo una riunione straordinaria del Consiglio dell’Unione Europea che abbia all’ordine del giorno le risorse e le misure da stanziare e intraprendere per porre fine al nuovo schiavismo che sta avanzando non solo sui mari, ma anche nelle nostre civilissime nazioni europee.

Per La  FLC ,“Il Mediterraneo deve ritornare a essere un mare di vita”, ha dichiarato Domenico Pantaleo, il segretario generale della FLC CGIL, “un mare di cultura, di civiltà. Un mare dove si incontrano i lavoratori di tutti i paesi, dove i bambini crescono lontani dalle guerre e dalla morte, lontano dallo sfruttamento e dalla privazione. Un mare per favorire integrazione, accoglienza, progetti di cooperazione educativa e lavorativa.

Oggi 21 aprile la CGIL parteciperà  alla giornata di mobilitazione nazionale per chiedere di fermare la strage nel Mediterraneo.

Appuntamento alle 17.00 davanti a Montecitorio