Alla Sapienza il doppio libretto per la liberazione di genere

Senato accademico, approvato il doppio libretto.

Doppio libretto per la liberazione di genere – Nella giornata di martedì 18 settembre, il Senato Accademico della Sapienza – università di Roma, ha approvato l’utilizzo del doppio libretto anche per chi ha appena iniziato o non la transizione di genere.

La proposta è partita da Prisma – Collettivo Lgbtqia+ Sapienza e Link Sapienza. I due collettivi sono riusciti a smuovere le acque all’interno del Senato Accademico e a far approvare la mozione con il supporto di tant* studenti e studentesse riuniti in presidio durante la discussione.

Il doppio libretto, o carriera Alias, è uno strumento indispensabile per tutti e tutte le persone che non si riconoscono nell’identità di genere dichiarato sui documenti di riconoscimento.

La delibera approvata ieri dal Senato Accademico è un importante traguardo “Il doppio libretto è un passo in avanti, un passo per cercare di slegare la condizione in cui il soggetto non si riconosce a livello biologico.” – dichiara Mattia Scandolo, rappresentate degli studenti in Senato Accademico.

Riteniamo che questa sia stata una grande vittoria per gli studenti dell’Ateneo di Sapienza e per tutta la comunità accademica, infatti, noi della FLC CGIL abbiamo supportato la battaglia degli studenti, rappresentanti in Senato Accademico della FLC CGIL di Sapienza hanno supportato la mozione, crediamo che ora sia fondamentale attuare il piano operativo della Delibera del Senato Accademico per consentire a gli studenti e alle studentesse che lo desiderano di usufruirne sin da subito.

Questo è stato un primo passo, la procedura necessiterà di correttivi per migliorarla, infatti come dichiara Susanna ChiulliIl doppio libretto è solo la punta dell’iceberg, una grande vittoria a livello politico e sociale, ora bisogna tutelare tutt* le/gli studenti trans* affinché la procedura per usufruire del doppio libretto sia il più possibile non invasiva e accessibile, anche per chi non porta una certificazione esterna della propria condizione. Lavoreremo per questo nell’ateneo, che si dovrà far carico anche della pubblicizzazione del servizio e della formazione del personale sul tema.