La FLC CGIL di Roma e Lazio denuncia la mancata applicazione, da parte dell’USR del Lazio, del decreto interministeriale per la determinazione degli organici ATA, trasmesso dal MIUR con circolare N° prot. 5060 il 03/07/2012.

Nell’organico complessivo trasmesso dal MIUR alla Regione Lazio c’è stato un taglio di 175 posti: da 18.173 posti in organico regionale si è scesi a 17.998 tra tutto il personale ATA, in particolare un forte taglio all’organico dei DSGA. Il tutto nonostante l’aumento di 6657 studenti, rispetto all’anno scolastico appena trascorso.

Per attuare questi obiettivi, la direzione scolastica è andata in deroga ai parametri ministeriali con la nota n. 21329 del 16/07/2012 (“deroga” è l’eufemismo usato dall’Amministrazione per non dire in “palese contrasto”). Questo taglio si aggiunge a quelli già operati negli anni scorsi nel Lazio per effetto della Legge Finanziaria 133/2008 per un totale nell’ultimo triennio di  61 DSGA, 737 assistenti amministrativi, 269 assistenti tecnici e 2793 collaboratori scolastici.

Le deroghe riportate nella circolare dell’USR vanno a colpire immediatamente la qualità del servizio scuola.

Gli organici dei collaboratori scolastici assegnati alle scuole nel prossimo anno scolastico non consentiranno, in molti casi,  nemmeno l’apertura e la chiusura di tutti gli edifici scolastici, la loro pulizia e la sorveglianza, con evidenti problemi di sicurezza per gli alunni, in particolare per quelli delle scuole materne ed elementari.

Viene fortemente compromessa l’apertura pomeridiana delle scuole e, di conseguenza, oltre alla mancata realizzazione dei progetti finanziati anche con risorse di Regione e Comuni, non sarà più possibile lo svolgimento delle dovute attività pomeridiane come i corsi di recupero, scrutini ed esami, riunione degli OO.CC. e ricevimento delle famiglie.

Gravissima si profila la situazione degli alunni con disabilità ai quali non potrà più essere assicurata, dalle ridottissime unità di personale collaboratore scolastico una qualsivoglia forma di “ausilio materiale”, con conseguente lesione dei più elementari diritti di cittadinanza.

Anche sul fronte del lavoro amministrativo la situazione sta sempre più peggiorando.

A fronte del decentramento selvaggio di nuove e più complesse funzioni amministrative e alle pesanti complessità derivanti dal dimensionamento scolastico, si risponde con un taglio pesantissimo degli organici degli assistenti amministrativi e dei DSGA.

Ormai anche la sola apertura degli edifici scolastici e la semplice amministrazione ordinaria richiedono il sacrificio continuo dei lavoratori, costretti a fare straordinario in modo sistematico, in evidente contrasto con le norme contrattuali.

Si è creato un aumento dell’esercito dei disoccupati: molti di coloro che avevano ricevuto una nomina sino allo scorso anno scolatico, oggi si trovano per strada. Nel panorama della nostra Regione questo ulteriore taglio è un colpo al cuore al mondo del lavoro non solo dei giovani, ma anche di coloro che da anni lavorano in situazione di precariato.

A questo va aggiunto il dimensionamento scolastico che ha portato ad un taglio di 75 scuole nel Lazio e di conseguenza un ulteriore taglio di posti di lavoro con numerosissimi soprannumerari tra il personale a tempo indeterminato.

La FLC di Roma e Lazio denuncia il comportamento assunto dall’USR del Lazio nel derogare  alla circolare del MIUR e diffida l’amministrazione a dare immediata applicazione a suddetta circolare, al fine di garantire lo svolgimento di attività essenziali quali, il regolare espletamento delle pratiche amministrative, la sicurezza e la fruizione dei laboratori, il supporto alla disabilità, la sorveglianza, l’igiene, l’apertura e la chiusura delle strutture scolastiche.

Il sistema scolastico statale in questa Regione supera la soglia di tenuta e di sostenibilità; continuare a privarlo delle risorse necessarie significa portarlo al collasso affievolendo sempre di più i diritti costituzionali!