Nella nostra Regione assistiamo ad una sistematica negazione del diritto allo studio. Assistiamo infatti ad una preoccupante riduzione degli aiuti economici agli studenti e a continui ritardi nell’erogazione delle borse di studio, tanto da negare il principio costituzionale della valorizzazione dei “meritevoli” seppur privi di mezzi. Grave risulta anche la scellerata scelta della Giunta Polverini e del Cda Laziodisu di affittare parte delle già insufficienti residenze universitarie a canoni che calmierati non sono e al di fuori delle graduatorie dei soggetti idonei, andando quindi a discapito degli stessi. Chiediamo anche chiarimenti sui ritardi nell’apertura delle nuove strutture (nuovi plessi delle residenze) e sulla dismissione di alcune di esse.

Nell’assemblea tenutasi giovedì 8 novembre presso lo studentato Cesare De Lollis la dirigenza di Laziodisu ha preso l’impegno di ritirare i posti a pagamento. Ci aspettiamo che questa posizione venga formalizzata con chiarezza e senza ulteriori esborsi da parte degli idonei nel prossimo Cda Laziodisu, fermo restando che rimane doveroso chiedersi perché questa risposta parziale potrebbe arrivare solo così tardivamente e solo dopo le proteste di questi giorni. Inoltre permane il paradosso tutto nostrano di differenziazione fra studenti idonei e idonei vincitori, che nega di fatto il proprio diritto a formarsi ad un’ampia fetta di ragazze e ragazzi con condizioni socio-economiche disagiate.

Per questo la FLC CGIL di Roma e del Lazio esprime solidarietà e sostiene le iniziative degli studenti e delle studentesse che da giorni si stanno mobilitando e chiede l’immediato intervento della Regione, in particolare alla Presidente Polverini (evanescente se non per assicurare i propri interessi) e dell’ente del diritto allo studio Laziodisu per ripristinare, attraverso l’approvazione integrale delle legittime richieste già formulate dagli studenti e dalle studentesse, la certezza dei diritti di welfare studentesco.

Solo con investimenti nei settori della Conoscenza e nel diritto allo studio si può uscire più velocemente da questa crisi di sistema.

Segnaliamo l’intervento degli Studenti nella trasmissione Servizio Pubblico del 8/11/12:

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Federica Borlizzi, coordinatrice di Link Roma Tre, membro dell’esecutivo Link Roma, affronta a Servizio Pubblico il problema dei tagli all’istruzione dal punto di vista degli studenti come lei, costretti a fare lavori in nero perché le borse di studio, che sono un diritto, vengono erogate con il contagocce, attaccando frontalmente la Polverini e i provvedimenti del Governo.