Anche in questa fase la mobilitazione in atto nelle scuole fin dall’inizio dell’anno non deve interrompersi.

Troppi e troppo gravi sono i problemi che le scuole stanno vivendo.

Le lotte dell’autunno di lavoratori, studenti e genitori sono state segnate da una forte partecipazione delle scuole e hanno consentito di riportare all’attenzione di tutti le pessime condizioni in cui opera la scuola pubblica dopo anni di pesanti tagli delle risorse e di progressivo svuotamento delle regole di democrazia interna.

 

C’è stata grande sintonia tra le lotte promosse dalla FLC CGIL e le mobilitazioni delle scuole.

Abbiamo contrastato insieme la rassegnazione, l’accettazione passiva dell’esistente, le politiche che hanno considerato l’istruzione solo come un costo e non come bene comune.

 

E’ in questa logica che va letta la sottoscrizione da parte degli altri sindacati dell’intesa sugli scatti di anzianità. E’ per questo che la FLC Cgil non si rassegna ad un nuovo taglio di risorse delle scuole.

Gli scatti di anzianità sono un diritto e vanno ripristinati senza tagli al salario accessorio dei lavoratori.

 

E’ necessario ripartire affrontando quindi con urgenza le questioni ancora aperte: organici, contrattazione nazionale e di scuola, stabilizzazioni dei precari, assunzioni Ata, docenti inidonei, pensioni e sicurezza delle scuole.

 

PER QUESTO RITENIAMO IMPORTANTE RIBADIRE OGGI CON FORZA CHE IL NUOVO GOVERNO CHE VERRÀ DOPO LE ELEZIONI DOVRÀ DARE UN SEGNALE DI PROFONDA E RADICALE DISCONTINUITÀ CON LE POLITICHE DEL PASSATO.

 

Senza finti modernismi e innovazioni, la scuola deve tornare a quelli che sono i principi dettati dalla Costituzione italiana: aperta a tutti; obbligatoria e gratuita; capace di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini.

 

La scuola ha bisogno innanzitutto di maggiori risorse.

Senza nuove risorse qualunque ipotesi di rilancio della qualità della scuola diviene o astratta affermazione di principio o, peggio, un pretesto per continuare in una politica di tagli e di affermazione di un’idea di scuola

meritocratica, basata sulla competizione tra scuole, tra gli alunni e tra il personale.

La scuola ha bisogno di strumenti di governo democratici.

Per questo riteniamo una grande vittoria aver fermato la legge Aprea, e bloccato in Parlamento il DDL 953 che giudichiamo inadeguato.

Non bastano infatti i controlli; l’ipotesi di uno statuto per ogni scuola non ha alcun senso.

Sono di contro necessarie regole e indirizzi generali che garantiscano l’unitarietà del sistema e pari opportunità.

Bisogna quindi favorire e promuovere la piena partecipazione di studenti e genitori e salvaguardare le prerogative del collegio docenti e la sua autonomia da ogni condizionamento.

 

manif flc

PER QUESTE RAGIONI LA FLC CGIL DI ROMA E DEL LAZIO PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DAL COORDINAMENTO DELLE SCUOLE CHE SI TERRÀ A ROMA IL 2 FEBBRAIO E IMPEGNA TUTTE LE SUE STRUTTURE A GARANTIRE LA MASSIMA VISIBILITÀ E PARTECIPAZIONE PER LA PIENA RIUSCITA DELL’INIZIATIVA.