AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO
 
ALL’ASSESSORE ALLA FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITA’  DELLA REGIONE LAZIO

 

 

 

 

Oggetto: richiesta di rettifica della delibera della Giunta Regionale del Lazio n.315 del 30/05/2014 e dell’Allegato A

 

 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, presa visione di quanto contenuto nella Delibera della Giunta Regionale del Lazio n.315 del 30/05/2014 e dell’Allegato A che costituisce parte integrante di tale delibera fanno le seguenti osservazioni:

  • L’affermazione “ restano non adattabili le date di inizio e termine delle lezioni…”  contenuta nel comma 5 della delibera è gravemente invasiva delle competenze proprie delle scuole autonome.

La facoltà di anticipare la data di inizio delle lezioni, se rispondente alle finalità del Piano dell’Offerta Formativa ed alle decisioni degli Organi Collegiali e d’intesa col competente Comune non può essere prevista solo per le scuole dell’Infanzia.

Infatti: le norme che riguardano l’adattamento del Calendario Scolastico da parte del Consiglio di Circolo e/o d’Istituto riguardano tutte le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado ( vedi art. 10 del D.Lgs. 297/94; art. 74  del D. Lgs. 297/94; art. 21 Legge 59/97; la modifica del Titolo V e  l’art. 3 della legge 3/2001 “fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche” e soprattutto il Regolamento dell’Autonomia DPR 275/99 art. 4 comma 2 ed in particolare l’articolo 5 comma 2 “spettano alle Istituzioni scolastiche gli adattamenti del Calendario Scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal POF e nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni a norma dell’art. 138 comma 1 lettera d del D. Lgs. 112/98”.

Quindi ci chiediamo: in che cosa consisterebbe la potestà delle scuole autonome di adattare il Calendario Scolastico, fissato in 206 giorni dalla Giunta Regionale, se viene espressamente vietata la possibilità di anticipare l’inizio delle lezioni?

Nelle precedenti delibere della Giunta Regionale di determinazione del calendario scolastico, anche per l’anno scolastico in corso, è sempre stata prevista la possibilità di anticipare l’inizio delle lezioni: le Istituzioni scolastiche del Lazio hanno messo in atto tale possibilità sempre in modo corretto ed in relazione alle  specifiche esigenze del proprio POF.

E’ molto interessante in tal senso la nota prot. 18967/A34 del 18/11/2002 dell’USR Emilia Romagna nella quale si afferma che “l’inizio delle lezioni, all’interno del Calendario scolastico, c’è solo ai fini ordinatori e non perentori; … su tale data si esercita legittimamente il potere di adattamento delle istituzioni scolastiche in virtù dell’autonomia loro attribuita”. Le successive deliberazioni della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna in nulla incidono sul merito di tale affermazione, tanto più in permanenza della legislazione in materia.

Stabilire in modo rigido e senza alcuna possibilità di adattamento data di inizio e termine delle lezioni, giustificandola con l’esigenza di “assicurare la più ampia omogeneità territoriale”, è un colpo all’autonomia didattica ed organizzativa delle scuole e costituisce un salto all’indietro alla scuola pre-autonomia, quando le lezioni iniziavano e finivano nello stesso giorno in tutto il territorio nazionale e la campanella suonava alle stesse ore in tutte le aule.

  • Si suggerisce, inoltre, di valutare le modalità più opportune per gestire, nell’ambito della programmazione triennale, i problemi relativi a ponti o a giorni interfestivi che hanno, come evidente, diversa incidenza annuale.
  • Si fa presente, infine, che nella riunione tenutasi il  22/5/2014 del tavolo regionale, alla presenza di tutte le OO.SS., non era stata fornita copia della deliberazione e non si era fatto cenno all’apposizione di tale blocco che impone il divieto di anticipo.

Le Organizzazioni Sindacali chiedono pertanto una modifica in tal senso dell’atto deliberativo suddetto, in modo da riconoscere concretamente alle scuole autonome la potestà, prevista nelle norme, di adattare il calendario scolastico determinato dalla Giunta regionale alle specifiche necessità ed esigenze derivanti dal POF delle singole Istituzioni.

 

Roma, 3/7/2014

 

FLC CGIL               CISL SCUOLA              UIL SCUOLA                    SNALS                        FGU-UNAMS

Eugenio Ghignoni     Vincenzo Alessandro        Saverio Pantuso        Maria Rita De Santis    Claudio Guidobaldi