La Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma ha riconosciuto al cittadino cubano J. G., di 23 anni, il diritto ad avere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ravvisando nella condizione del giovane gravi motivi di carattere umanitario di cui all’art. 32, comma 3, del D. Lgs. 25/2008. J. G. è giunto in Italia il 9 luglio del 2013 ed ha prodotto richiesta di protezione internazionale a seguito della situazione di grave disagio in cui aveva vissuto nel suo Paese di origine in relazione al suo orientamento omosessuale. Condizione che lo aveva portato, tra l’altro, ad abbandonare gli studi universitari. Il giovane cubano ha cominciato a frequentare con profitto la scuola superiore. La Commissione, pur non ravvisando le condizioni per concedere la protezione internazionale al cittadino cubano, ha tuttavia riconosciuto, considerata la sua giovane età e la sua piena integrazione grazie alla frequenza con profitto della scuola, nonché la sua ottima conoscenza della lingua italiana, la sussistenza dei gravi motivi di carattere umanitario che consentono al giovane di avere un permesso di soggiorno.

«Esprimo viva soddisfazione – ha dichiarato la RSU FLC CGIL presso l’ITIS Galilei di Roma, il prof. Massimo Frana, attivamente impegnato nella difesa dei diritti delle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e trans) – per l’esito positivo di una vicenda che ho seguito fin dall’inizio. La Commissione ha riconosciuto il ruolo della scuola come luogo di integrazione e di crescita dei giovani, anche stranieri, e il proficuo impegno scolastico come motivo per concedere un permesso di soggiorno. J. G., che a Cuba frequentava il primo anno della facoltà di medicina, si è impegnato negli studi, mostrando volontà e ottime capacità. È un importante segnale di come l’Italia possa attrarre giovani stranieri preparati. L’augurio è che nel nostro paese J. G. possa trovare un contesto che gli consenta di vivere la sua omosessualità in modo più sereno».