INRAN: i lavoratori occupano l’istituto

È la risposta dei lavoratori per impedire al Governo di cancellare la ricerca pubblica in Italia.

In un quadro di iniziative di mobilitazione che vede coinvolti tutti gli Enti di Ricerca, non solo quelli vigilati dal MIUR (CNR, INGV e INFN) ma anche quelli vigilati dal MIPAAF (CRA, INRAN e INEA) e dal MATTM (ISPRA) oggi, 5 luglio, i lavoratori dell’INRAN hanno deciso di occupare l’istituto e di reagire alle scelte di questo Governo.

Nel corso dell’assemblea indetta da CGIL, CISL e UIL i lavoratori dell’INRAN della sede di Roma hanno votato all’unanimità una mozione che indice l’occupazione dell’Istituto e si avvia a preparare una serie di iniziative di mobilitazione fino ad arrivare allo sciopero generale.
Per impedire al Governo di cancellare la ricerca pubblica in Italia in

campo della nutrizione e dell’agricoltura, ma anche in quella in campo ambientale (vedi la nuova trasformazione in Agenzia prevista per l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Forte sarà la risposta dei lavoratori degli Enti di ricerca indignati nei confronti del Governo che assume decisioni politiche non a tutela della ricerca in Italia senza preoccuparsi di investire in questi settori creando anche occupazione.
Si è partiti subito all’INRAN con l’occupazione e ci si prepara al presidio indetto per lunedì 9 luglio dalle ore 10 alle ore 13 sotto il MIPAAF per manifestare contro la soppressione degli Enti e per rivendicare l’autonomia e il ruolo degli enti di ricerca.

Nei prossimi giorni sono previste assemblee e presidi per gli altri enti (INGV e ISPRA).

La FLC CGIL sulla soppressione dell’INRAN :

Articolo 12 comma 1 – Spending Review
Soppresso l’INRAN. Il suo personale è in parte destinato al CRA il cui organico è comunque tagliato del 10% con la modalità prevista per gli altri enti, in parte all’Ente Risi, ed in parte posto in mobilità. Però al suo direttore generale si garantisce ancora il posto per l’ordinaria amministrazione, per un anno almeno.
Una norma vergognosa che smentisce ogni ipotesi di riordino degli enti vigilati dal MIPAAF degna di senso. Lo smembramento dell’ente e la messa in mobilità di una parte del personale è una inutile barbarie. Ci opporremo con ogni mezzo. Si vuole aprire una discussione vera su come riorganizzare la ricerca pubblica? bene, saremo i primi ad essere disponibili, del resto è ciò che abbiamo chiesto da subito al Governo.
Ma qui si parla di ben altro. Interventi con l’accetta e in alcuni casi nuove operazioni di sottogoverno degne della miglior prima repubblica ma mascherate da innovazioni e riforme.

Approfondimento su: http://www.flcgil.it/attualita/sindacato/si-chiama-spending-review-ma-significa-tagli-lineari.flc