Dotazioni organiche ATA: introdotti i nuovi profili professionali, confronto conclusivo al Ministero

Personale ATA

Il 7 ottobre 2025 si è svolto al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’incontro finale tra amministrazione e organizzazioni sindacali sullo schema di decreto interministeriale riguardante la revisione delle dotazioni organiche del personale ATA. Il provvedimento dà attuazione al nuovo ordinamento professionale introdotto dal CCNL Istruzione e Ricerca 2019–2021, prevedendo due nuovi profili: 42.112 operatori scolastici e 899 funzionari.

Questi posti entreranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2026/2027, data in cui sarà applicata anche la riduzione di 2.174 posti di collaboratore scolastico, stabilita dalla legge di bilancio 2025. L’amministrazione ha spiegato che i nuovi profili saranno ricavati dalla trasformazione di parte dell’attuale organico, con criteri basati su numero di alunni, tipologia degli istituti e distribuzione territoriale. Particolare attenzione è stata riservata a infanzia, tempo pieno e assistenza alla disabilità, settori dove la presenza del personale ATA è fondamentale.

Per i funzionari di area ad elevata qualificazione, i posti saranno individuati all’interno della dotazione degli assistenti amministrativi, in base a dimensione e complessità organizzativa delle scuole. La distribuzione coinvolgerà sia il primo che il secondo ciclo, oltre alle istituzioni educative e ai CPIA.

Il decreto, ha precisato il Ministero, potrà essere formalizzato solo dopo il concerto con il MEF e il parere della Conferenza Unificata. Successivamente sarà possibile avviare le progressioni verticali per il personale a tempo indeterminato previste dal contratto. L’amministrazione ha inoltre assicurato che la nuova struttura organica dovrà essere pronta prima delle operazioni di mobilità 2026/2027, garantendo neutralità finanziaria e nessun rischio di esuberi.

La FLC CGIL ha espresso apprezzamento per il lavoro tecnico ma ha ribadito forti preoccupazioni politiche e sindacali, in particolare sulla riduzione dei posti dei collaboratori scolastici, già sottoposti a carichi di lavoro eccessivi. Il sindacato ha chiesto che venga garantito almeno un operatore scolastico per ogni plesso e che l’amministrazione fornisca dati precisi per verificare la coerenza del piano.

Riguardo ai funzionari, la FLC ha evidenziato come il numero previsto, 899 unità, sia inferiore alle aspettative iniziali, che stimavano almeno un migliaio di posti. È stata inoltre richiesta l’apertura immediata del tavolo tecnico sulle procedure di passaggio verticale, con particolare attenzione alla definizione del titolo di accesso per il profilo di operatore scolastico, che deve rispettare quanto stabilito dal contratto.

La FLC CGIL continuerà a seguire con attenzione l’iter di approvazione del decreto, chiedendo trasparenza, equità e valorizzazione delle competenze. La revisione dell’ordinamento ATA, attesa da oltre vent’anni, rappresenta un’occasione storica per rafforzare la professionalità del personale scolastico — un’opportunità che, secondo il sindacato, non deve essere compromessa da logiche di mera riduzione della spesa pubblica.

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