Nel 2010 l’allora Ministro Gelmini, prima con la L.240 e poi con le eccezioni sollevate agli Statuti universitari, ha cercato di sopprimere l’elettività dei Consigli d’Amministrazione e, più in generale, gli spazi di democrazia negli atenei.
La FLC CGIL e un vasto movimento di ricercatori, studenti e precari si opposero con decisione a quel disegno autoritario.
Anche lo Statuto di Roma Tre, proposto dalla Commissione ed approvato dal Senato e che prevedeva un CdA elettivo, fu impugnato dal Ministero con una interpretazione restrittiva della Legge. Il Senato Accademico, nell’atto di recepire le eccezioni del Ministero, definendo così un CdA di nomina rettorale, assunse all’unanimità l’impegno di ripristinare l’elettività dello stesso qualora gli esiti dei contenziosi amministrativi in corso fra numerose università e il MIUR avessero chiarito favorevolmente l’interpretazione della Legge.
Nel frattempo i TAR di diverse Regioni andavano chiarendo quello che la FLC CGIL aveva sempre sostenuto: le università, nell’ambito della propria autonomia, potevano decidere le modalità di costituzione dei Consigli e quindi l’elettività degli stessi era pienamente legittima.
Nel corso di numerosi incontri, fino alla campagna per le elezioni del nuovo Rettore, abbiamo, come FLC CGIL, continuato a rivendicare che si desse attuazione alla delibera di Senato che prevedeva il ripristino dell’elettività del CdA, ritenendo che ve ne fossero le condizioni.
I candidati alla carica di Rettore si espressero favorevolmente nei confronti di questa richiesta, che proveniva da più parti della nostra comunità universitaria.
Il Rettore eletto assunse l’impegno di modificare in tal senso lo Statuto e, nelle more della procedura di modifica, di sottoporre comunque l’eventuale designazione ad una consultazione del corpo elettorale.
Tuttavia la rinuncia del Ministro Carrozza a procedere a qualsiasi ricorso nei confronti degli Statuti che prevedevano l’elettività del Consiglio, ha favorito un’accelerazione della procedura di modifica. Lo Statuto è stato tempestivamente modificato nel Senato Accademico del 13 Luglio, approvato dal MIUR il 29 e pubblicato in Gazzetta il 13 Agosto.
Questa è una vittoria della CGIL, della democrazia, nonché uno dei risultati della rinnovata coesione della comunità di Roma Tre che si è espressa nella nuova delibera statutaria. E’ il risultato dell’iniziativa interpretata con coerenza dal nuovo Rettore, che ha tempestivamente rispettato gli impegni presi in campagna elettorale.
Questo ci fa guardare con ottimismo e rinnovato impegno alle sfide che Roma Tre si troverà davanti nella pur complessa situazione in cui si trovano ad operare le università italiane in questa fase.