Immissioni in ruolo 2018/2019: possibilità di accantonamento dei posti per le GRME

Immissioni in ruolo 2018/2019 – Per contenere il disagio a carico degli aspiranti collocati nelle GRME (graduatorie regionali di merito del concorso 2018) determinato dai ritardi nella pubblicazione delle graduatorie, l’Amministrazione sta valutando la possibilità di emanare un provvedimento che consentirebbe agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre prossimo.

Quest’anno, a fronte di un contingente di 57.322 posti utili alle immissioni in ruolo, ne sono stati effettivamente assegnati solo il 43,8%, con oltre 32.000 cattedre ancora da attribuire.

Un dato in molti casi collegato alla mancata pubblicazione di diverse graduatorie del concorso 2018 entro il termine del 31 agosto 2018.

Il provvedimento al vaglio del Ministero potrebbe consentire ai docenti interessati di scegliere l’ambito o la provincia, con il conseguente accantonamento del posto, mentre l’assegnazione alla scuola dovrebbe avvenire nel corso delle procedure di immissione in ruolo dell’a.s. 2019/20.

Come FLC, pur convenendo sull’opportunità di preservare il maggior numero possibile di posti ai fini delle assunzioni, abbiamo rilevato alcune criticità:

  • il personale che viene interessato dall’accantonamento dovrebbe poter scegliere la provincia e non l’ambito, in quanto vi è un impegno del Ministro sulla cancellazione della “chiama diretta”, senza la quale gli ambiti territoriali non hanno ragione di esistere
  • trattandosi di un concorso regionale, si dovrebbe garantire ai candidati collocati in posizione utile nelle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre una maggiore possibilità di scelta delle sedi, includendo anche i posti che saranno disponibili durante le operazioni preliminari alle assunzioni in ruolo del prossimo anno.

Per questo motivo chiediamo che l’accantonamento dei posti avvenga su base provinciale e che sia data ai candidati la possibilità di individuare eventuali sedi a loro più favorevoli.

Fonte: FLC CGIL

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