Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021, ha annullato il DI n. 182/2020 relativo all’adozione dei nuovi modelli di PEI e delle correlate linee guida, nonché alle modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità. Il ricorso era stato presentato da alcune Associazioni di genitori e docenti di sostegno.

Il giudice amministrativo ha ritenuto fondate le motivazioni dei ricorrenti che rilevano criticità sia sul piano formale e procedurale che sostanziale, entrando nel merito di questioni che, come FLC CGIL, avevamo da subito evidenziato e rappresentato in tutte le sedi e rispetto alle quali avevamo proposto importanti modifiche.

Ci riferiamo, per esempio, alla composizione dei GLO, all’assenza di criteri uniformi e coerenti di redazione delle certificazioni e dei profili di funzionamento, al tema dell’esonero e della riduzione dell’orario scolastico per gli alunni con disabilità, all’assegnazione di risorse professionali in base a un range predeterminato di ore assegnabili.

Abbiamo più volte ribadito che una vera e propria fase di confronto e di partecipazione dei soggetti coinvolti e delle parti sociali avrebbe prodotto risposte condivise e più funzionali alla realizzazione dei processi di inclusione, ma l’Amministrazione ha ritenuto di agire diversamente.

L’annullamento dei provvedimenti pone oggi le scuole di fronte a un vuoto normativo e rischia di creare ulteriori difficoltà in questo difficile avvio di anno scolastico.

Al momento non sono note le intenzioni dell’Amministrazione rispetto alla sentenza di annullamento e all’eventuale prosecuzione dell’iter giudiziario ma, nelle more dell’esito definitivo, è necessario che vengano date alle scuole indicazioni precise e tempestive sugli adempimenti connessi ai processi di inclusione degli alunni con disabilità e, in particolare, alla redazione dei PEI.

In tal senso, abbiamo sollecitato il Ministero, che ha la responsabilità di salvaguardare il principio dell’inclusività e garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni, attraverso una motivata richiesta di chiarimenti.

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