Circa un mese fa avevamo dato la notizia che il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, detto anche “Decreto Aiuti”, sarebbe stato erogato automaticamente entro luglio al personale a tempo determinato della Scuola e dell’Università con reddito annuale inferiore a 35.000 euro

Più precisamente, a beneficiarne sarebbero stati i lavoratori e le lavoratrici che, nel primo quadrimestre del 2022, per almeno una mensilità avevano percepito una retribuzione inferiore ai 2.692 euro (parametrata su base mensile per 13 mensilità).

Il bonus era destinato anche a una piccola parte dei precari della Scuola e dell’Università, tra i quali i percettori di NASpI e DisColl nel mese di giugno 2022. 

Data la situazione, da subito abbiamo denunciato il fatto che non tutte le lavoratrici e i lavoratori precari del mondo dell’istruzione erano destinatari della misura. Tra questi, esclusi erano i precari con contratto al 30 giugno non rientravano nella platea dei beneficiari.
Si veniva così a creare una situazione paradossale, per la quale chi da luglio si trovava senza stipendio né NASpI non poteva neanche ricevere i 200 euro del Bonus. 

Come FLC CGIL ci siamo dunque mobilitati per chiedere al Ministero una tempestiva e giusta soluzione a simili contraddizioni. Da parte nostra, abbiamo sempre detto che la strada da intraprendere potesse essere solamente una: l’estensione del beneficio economico a tutte le lavoratrici e i lavoratori esclusi. 

Possiamo affermare che il nostro impegno ha dato i primi frutti. Pochi giorni fa avevamo infatti comunicato l’allargamento della platea dei beneficiari dell’indennità.
Oggi possiamo dire che il Bonus 200 euro sarà erogato ai precari e alle precarie della Scuola e dell’Università (ricercatori A/B, assegnisti e dottorandi). 

Precari Scuola: chi ha diritto al bonus e come fare domanda
Come comunicato nei giorni scorsi, “da un’attenta lettura della norma e delle indicazioni INPS, si evince che l’indennità una tantum di 200 euro prevista dal DL 50/2022 (Aiuti) spetta anche al personale docente e ATA della Scuola con contratto a tempo determinato (compresi quelli con nomina al 30 giugno). In particolare ne hanno diritto i lavoratori precari della scuola che, nel 2021, hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro effettive (anche con più rapporti di lavoro a tempo determinato) rispettando il limite reddituale 35.000€ per l’anno 2021”. 

Modalità di presentazione delle domande
La domanda è disponibile accedendo alla sezione “Prestazioni e Servizi “ dell’INPS oppure attraverso il rapido modulo Google messo a disposizione da Inca CGIL Roma e Lazio e dallo Sportello Precari FLC CGIL Roma e Lazio.

Se invece si desidera compilare la domanda sulla piattaforma INPS, una volta avvenuto l’accesso sarà necessario selezionare, tra quelle dettagliate, la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda.
– In generale, per i precari Scuola, la casella del modulo INPS da selezionare è quella che recita “Indennità una tantum per i lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti”.

Ricordiamo che le credenziali di accesso ai servizi per la presentazione delle domande delle indennità sopra descritte sono le seguenti: SPID di livello 2 o superiore; Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS).

L’indennità una tantum è dunque erogata a domanda dall’INPS tramite la piattaforma online o rivolgendosi al Caf/patronato. 
Tale indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR.

Bonus anche ai precari Università: ricercatori A/B, assegnisti e dottorandi
Anche i precari e le precarie dell’Università hanno diritto al Bonus 200 euro.
In particolare, le categorie beneficiarie della misura sono: ricercatori a tempo determinato di tipo A/B, assegnisti di ricerca e dottorandi. 

– Per i ricercatori a tempo determinato di tipo A/B valgono le stesse norme dei docenti a tempo determinato della Scuola presentate nelle righe precedenti;

– In quanto iscritti in gestione separata INPS, invece, assegnisti di ricerca e dottorandi rientrano nella categoria dei beneficiari dell’indennità una tantum a favore dei Collaboratori coordinati e continuativi.
Tale condizione è valida purché il contratto risulti attivo alla data del 18 maggio 2022, di entrata in vigore del medesimo decreto-legge e che il lavoratore sia iscritto alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995.

Anche per i precari e le precarie dell’Università il reddito derivante dai suddetti rapporti di collaborazione non deve essere superiore a 35.000 euro. 

Modalità di presentazione delle domande
Anche per precari e precarie dell’Università è possibile richiedere l’indennità attraverso la sezione “Prestazioni e Servizi” dell’INPS oppure attraverso il rapido modulo Google messo a disposizione da Inca CGIL Roma e Lazio e dallo Sportello Precari FLC CGIL Roma e Lazio.

Se invece si desidera compilare la domanda sulla piattaforma INPS, una volta avvenuto l’accesso sarà necessario selezionare, tra quelle dettagliate, la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda.
Per i precari e le precarie dell’Università, le caselle da selezionare sono differenti in base al tipo di impiego:

Dottorandi e assegnisti di ricerca: selezionare la casella “Indennità una tantum per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa”;
Ricercatori A/B: selezionare la casella “Indennità una tantum per i lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti”.

Ricordiamo che le credenziali di accesso ai servizi per la presentazione delle domande delle indennità sopra descritte sono le seguenti: SPID di livello 2 o superiore; Carta d’Identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS).

L’indennità una tantum è erogata a domanda dall’INPS tramite la piattaforma online o rivolgendosi al Caf/patronato. 
Tale indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR.

Percettori NASpI e/o DisColl: erogazione automatica del Bonus
Ai lavoratori di Scuola e Università che a giugno hanno già ricevuto l’indennità di disoccupazione Naspi e/o Discoll, il Bonus sarà erogato automaticamente tramite versamento dell’INPS, nelle stesse modalità di percezione della indennità di disoccupazione. 


La platea di precarie e precari del comparto Istruzione e Ricerca che hanno diritto al Bonus 200 euro si è dunque allargata anche grazie all’impegno della FLC CGIL e alle sue costanti richieste al Ministero.
Tuttavia, troppe lavoratrici e lavoratori restano esclusi da una misura economica comunque insufficiente per affrontare la crisi economica in corso, i cui sviluppi futuri sono sempre più preoccupanti.
Continua, dunque, il nostro impegno affinché il Bonus 200 euro venga esteso a tutte e tutti coloro che, a oggi, ancora non ne hanno diritto.