Il forum docenti e il coordinamento precari esprimono la loro solidarietà ai colleghi coinvolti impegnandosi a difesa dei loro diritti

Più volte la FLC CGIL in questi anni ha denunciato le innumerevoli discriminazioni nei confronti dei lettori e CEL di madrelingua italiana e straniera che insegnano le lingue nelle università italiane. Lavoratori colpiti nella loro professionalità, spesso tenuti ufficialmente fuori dagli statuti, dalla didattica, dagli organismi collegiali, e limitati nella loro libertà didattica. A questi colleghi vengono richiesti costanti aggiornamenti e nuove competenze nei processi di internazionalizzazione delle università, per la formazione iniziale degli insegnanti svolgendo un ruolo importante nel supporto e nella realizzazione di progetti europei, PRIN, Erasmus, scambi universitari.

Tra i primi a sperimentare il feroce precariato del sistema universitario italiano, a partire dagli anni ’80, vengono oggi di nuovo alla ribalta perché colpiti dai tagli al FFO, dall’assenza di criteri in materia di gestione di bilancio nonché da una visione culturalmente inadeguata ad una istituzione universitaria che dovrebbe garantire ai suoi studenti un servizio di qualità e opportunità di lavoro almeno pari agli altri cittadini italiani ed europei.

In questo contesto, e nel clima di attacco al lavoro e ai lavoratori del settore pubblico, il Rettore di Cassino ha deciso di chiudere il Centro Linguistico d’Ateneo senza coinvolgere le RSU e di aprire una procedura di licenziamento collettivo per i 18 lettori/CEL di madrelinguacon il pretesto di dover risanare il bilancio. Per cosi poter dichiarare ai giornali che in tal modo l’ateneo potrà reclutare nuovi ricercatori e pensare a soluzioni meno onerose per l’ateneo esternalizzando il servizio linguistico.

Il Forum della Docenza universitaria e la Rete dei Precari dell’Università della FLC CGIL nell’esprimere la loro solidarietà ai lettori di Cassino si impegnano a sollevare l’attenzione sull’accaduto nelle sedi universitarie italiane e in ogni occasione pubblica per garantire supporto e fattiva solidarietà ai lavoratori coinvolti.

Troviamo inaccettabile l’idea che si possano licenziare questi lavoratori per esternalizzare il servizio assumendo nuovi precari, troviamo inaccettabile che si giustifichino questi licenziamenti con la possibilità di reclutare nuovi ricercatori, troviamo inaccettabile il principio che nei nostri atenei sia possibile licenziare per ragioni di bilancio. Quanto accaduto è indicativo di un più generale progetto volto a rendere possibile il licenziamento nel pubblico impiego per motivi economici. Un tentativo che deve essere contrastato con decisione.

Il Forum della Docenza e il Coordinamento Precari condividono la decisione della FLC CGIL di attivarsi con tutti i mezzi a disposizione per coinvolgere le Istituzioni ed il Ministro Profumo per il ricollocamento dei lettori/cel nel loro luogo originario di lavoro, presso i Dipartimenti, affinché l’Università di Cassino continui ad offrire ai suoi studenti servizi innovativi e di qualità e una conoscenza linguistica adeguata alla dimensione europea alla quale noi crediamo e abbiamo sempre creduto.