Nella nota di accompagnamento al decreto-legge 5 gennaio 2021, n. 1 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Ministero dell’Istruzione evidenzia le disposizioni relative alla “Progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza” di cui all’art.4.

Dal 7 al 16 gennaio, le attività nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado riprendono secondo quanto stabilito dal DPCM 3 dicembre 2020, ovvero integralmente in presenza ad eccezione delle zone rosse dove per il secondo e terzo anno della secondaria di primo grado è prevista l’attività didattica a distanza.

Per la scuola secondaria di secondo grado, fino al 9 gennaio, l’attività si svolge a distanza, con le deroghe previste per l’uso dei laboratori e per il proseguimento dei progetti di inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”; dall’11 al 16 gennaio riprenderà con modalità flessibili, garantendo almeno al 50 per cento della popolazione studentesca l’attività didattica in presenza”, ad eccezione delle zone rosse dove l’attività è prevista al 100% a distanza, sempre con le deroghe di cui sopra.

La ripresa delle attività in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado dovrà essere realizzata secondo le azioni delineate dai piani operativi derivanti dall’attività dei “tavoli prefettizi”.

La nota ribadisce la vigenza di eventuali diverse determinazioni più restrittive deliberate dalle Regioni e dagli Enti locali nell’esercizio delle rispettive competenze.

Confermiamo le posizioni critiche già espresse dalla FLC CGIL per la totale assenza di una visione strategica rispetto alle necessità delle scuole nella complessiva azione di contenimento e contrasto alla diffusione della pandemia.