Assemblea Pubblica 9 maggio h. 15.00

 

Giovedì 9 maggio, alle ore 15 in aula A del dipartimento di Scienze Biochimiche Rossi Fanelli si terrà un’Assemblea pubblica di Ricercatori Determinati Roma.

Dopo le assemblea autunnali e le mobilitazioni dei precari dell’Università con cui abbiamo presentato e promosso il percorso della Piattaforma rivendicativa “Stesso Lavoro. Stessi Diritti. Perché Noi No?”, continuiamo a mobilitarci ponendo al centro il tema di un reclutamento ordinato e ciclico, e una riforma del pre-ruolo necessaria per dare certezza e stabilità agli organici di ricerca e docenza.

Viste le insufficienti risposte del Governo, riparte la mobilitazione in tanti atenei italiani e anche a Roma sui contenuti della proposta di legge sul pre-ruolo prossima a essere discussa in Parlamento, sulla quale si riscontra l’assenza di un mandato chiaro per l’assorbimento del precariato storico e di un finanziamento strutturale in grado di recuperare il gap di investimento del nostro Paese anche in rapporto alla media europea.

Inoltre è di poche settimane fa la notizia che il Tar Lazio ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la richiesta di stabilizzazione di un RtdA di Roma Tre. Questa è una notizia che ci fa ben sperare per le rivendicazioni che abbiamo portato avanti in questi mesi, sotto alcuni punti di vista le vertenze legali possono essere utili per aprire contraddizioni e spazi di mobilitazione.
A questo proposito nel corso dell’assemblea presenteremo la campagna di ricorsi collettivi per chiedere l’applicazione della legge Madia per tutti noi. Sarà presente all’assemblea anche l’Avv. Francesco Americo, responsabile delle vertenze legali per la FLC CGIL.
 
Gli studenti e le studentesse sono al fianco della lotta dei ricercatori e delle ricercatrici determinati/e perché vogliamo costruire assieme un altro modello di università. Da più di un decennio i vari governi di tutti i colori hanno continuato a tagliare fondi al diritto allo studio universitario, diminuendo drasticamente il numero di borse di studio e posti alloggio, aumentando vertiginosamente gli/le idonei/e non beneficiari/e e costringendo decine di migliaia di studenti e studentesse ad abbandonare l’università.
 
Inoltre, il sistema del numero chiuso unito all’assenza di un rifinanziamento dei percorsi formativi post-lauream  e un aumento del numero delle borse/posti disponibili (specializzazione medica, insegnamento ecc) continua a impedire a tantissimi/e studenti e studentesse di accedere agli studi e al mondo del lavoro.
 
Vogliamo un rifinanziamento complessivo dell’università e del diritto allo studio per permettere a tutte e tutti di studiare, di fare ricerca e accedere a un lavoro stabile e senza ricatti in serenità!
 
Vi aspettiamo per discuterne insieme.