Roma, 9 aprile – Brutta sorpresa per molti lavoratori della scuola e del comparto AFAM: nella busta paga di aprile, numerosi dipendenti retribuiti tramite il sistema NOIPA hanno riscontrato una decurtazione significativa dello stipendio, in alcuni casi superiore ai 100 euro netti. Una riduzione avvenuta senza alcuna comunicazione o giustificazione formale.
La FLC CGIL ha denunciato l’accaduto spiegando che il problema è legato al mancato aggiornamento del sistema NOIPA rispetto alle modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2025. Dal primo gennaio, infatti, è stato attivato un nuovo schema per la riduzione del cuneo fiscale, che ha preso il posto del precedente meccanismo incentrato sul cuneo contributivo.
Secondo il sindacato, il nuovo sistema non garantisce un vantaggio uniforme a tutti i lavoratori: in diversi casi, l’effetto si traduce in un peggioramento della situazione retributiva. Questo perché il meccanismo si basa sui nuovi scaglioni IRPEF voluti dall’attuale Governo, che – denuncia la FLC CGIL – abbassano la progressività della tassazione, favorendo i redditi più alti e penalizzando quelli medio-bassi.
Il ritardo nell’adeguamento della piattaforma informatica del Ministero dell’Economia ha dunque prodotto un effetto immediato: stipendi ridotti per chi è già tra i meno tutelati. Un impatto che si aggiunge a una serie di problematiche irrisolte nel settore pubblico.
La FLC CGIL sottolinea come le fasce di lavoratori più deboli continuino a subire gli effetti di scelte politiche discutibili: dai contratti ancora non rinnovati, con aumenti inferiori a quelli richiesti dall’inflazione certificata (17% contro un aumento del 6%), fino ai ritardi nei pagamenti per i supplenti temporanei.
Il sindacato chiede con forza che il Governo intervenga con urgenza per restituire le somme trattenute ingiustamente, ristabilendo equità e rispetto nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori già messi a dura prova.