Il 17 settembre si è svolto un nuovo incontro tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali dedicato alla sottoscrizione di due contratti integrativi:
- Ipotesi di CCNI per i livelli IV – VIII (anni 2024-2025)
- Ipotesi di CCNI per i dirigenti di II fascia (anni 2024-2025)
Il focus è stato soprattutto sul primo dei due contratti, relativo alla ripartizione del Fondo per il trattamento accessorio, deliberato dal CdA con delibera n.100/2025. Il fondo certificato ammonta a:
- 32.904.902 € per il 2024
- 32.904.902 € per il 2025
Tuttavia, la FLC CGIL ha deciso di non sottoscrivere l’ipotesi di contratto.
Indennità già erogate e criticità emerse
Poiché il contratto riguarda gli anni 2024 e 2025, molte indennità sono già state distribuite: straordinari, turnazioni, indennità di sede disagiata, di cassa, per rischi e disagi vari, reperibilità e posizioni.
Un nodo centrale riguarda le indennità di posizione: a fronte di 20 posizioni disponibili, il CNR ne ha assegnate solo 7. La FLC CGIL ha inoltre chiesto chiarimenti sull’applicazione dell’IVP (Indennità ex art. 42 CCNL 1996) per il personale CTER di IV livello. Gran parte di queste posizioni, infatti, risultano vacanti a seguito di pensionamenti. Per questo il sindacato ha sollecitato l’Amministrazione a utilizzare le graduatorie ancora in vigore e a bandire nuove procedure concorsuali.
Indennità di responsabilità: gli aumenti previsti
Il confronto si è concentrato sulla definizione dei criteri per l’attribuzione delle indennità di responsabilità, finanziate con una quota del fondo pari a 850.000 € per il 2024 e 750.000 € per il 2025.
Le proposte dell’Amministrazione prevedono alcuni incrementi rispetto al 2023, come riportato nella tabella:
- Segreteria Presidente: da 180 € a 300 €
- Segreteria Direttore Generale: da 150 € a 250 €
- Segreteria Direttore Centrale: da 75 € a 250 €
- Segreteria Dipartimenti: da 75 € a 100 €
- Segretari amministrativi sedi secondarie: invariato a 75 €
La FLC CGIL ha espresso apprezzamento per gli aumenti, ma ha chiesto che lo stesso criterio venga applicato a tutte le funzioni.
Un punto critico riguarda i responsabili amministrativi delle sedi secondarie: dal 2026, infatti, non riceveranno più l’indennità mensile, ma si applicheranno le procedure standard. Per il sindacato si tratta di una scelta penalizzante, motivo per cui ha proposto di rinviare la discussione al CCNI 2026. La proposta, però, non è stata accolta.
RSPP e altre indennità
Il contratto introduce un aumento dell’indennità per gli RSPP, modulata in base a carichi di lavoro, tipologia dei rischi e numero di dipendenti gestiti. Le fasce variano da 260 € mensili (fascia A) a 120 € mensili (fascia C).
Per i Segretari Amministrativi sono state definite nuove tabelle di indennità, differenziate per fasce e tipologia di struttura (Istituti, Aree della Ricerca). Gli importi annui vanno da 5.400 € (fascia A) a 2.300 € (fascia 1).
Incremento dell’Indennità di Ente Mensile (IEM)
Un altro elemento di rilievo è l’aumento della IEM per il personale IV–VIII livello, con importi annui che variano in base alla categoria:
- IV livello: 5.842,20 € annui (486,85 € mensili)
- V livello: 5.433,37 € annui (452,78 € mensili)
- VI livello: 4.615,72 € annui (384,64 € mensili)
- VII livello: 3.903,62 € annui (325,30 € mensili)
- VIII livello: 3.204,61 € annui (267,05 € mensili)
La posizione della FLC CGIL
Nonostante i miglioramenti su alcune indennità, la FLC CGIL ha scelto di non firmare l’ipotesi di contratto. Le ragioni principali sono:
- mancanza di equità nell’aumento delle indennità di responsabilità,
- penalizzazione dei responsabili amministrativi delle sedi secondarie,
- poca chiarezza nella gestione delle indennità di posizione e IVP.
Il sindacato ribadisce che continuerà a battersi affinché ogni lavoratrice e lavoratore del CNR riceva il giusto riconoscimento, con criteri uniformi e trasparenti per tutti.