Con due note ufficiali – la n. 7325 del 10 giugno 2025 e la n. 7533 del 16 giugno 2025 – il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha avviato la nuova fase di programmazione del reclutamento per le Istituzioni AFAM in vista dell’anno accademico 2025/26. I documenti definiscono tempistiche, criteri e vincoli, con un focus su budget assunzionali e piani triennali.
Tuttavia, le prime disposizioni ministeriali hanno evidenziato un’impostazione fortemente burocratica, inizialmente priva di attenzione verso chi ha già maturato anni di servizio. Un’omissione grave, considerando che il DPR 83/2024 prevede per questi lavoratori specifiche misure di stabilizzazione. Solo dopo segnalazioni, il MUR ha corretto la rotta.
Stabilizzazioni: un obbligo, non una possibilità
Con la successiva nota 7533/25, il Ministero ha chiarito che le Istituzioni devono riservare parte del budget assunzionale alla stabilizzazione del personale precario che maturerà i requisiti entro il 31 ottobre 2026. In caso contrario, saranno chiamate a rendere conto della mancata stabilizzazione di chi ne ha diritto.
Le risorse però restano limitate, e le procedure previste riguardano solo una minima parte dei posti realmente disponibili, mantenendo di fatto un precariato strutturale che continua a minare la solidità del sistema AFAM.
Dati assenti, centralizzazione crescente
Il MUR conferma inoltre di non voler rendere pubblici i dati analitici su pensionamenti e reclutamenti, nonostante gli impegni presi dall’Italia nel PNRR. A questo si aggiungono rischi concreti, come:
- La trasformazione delle Istituzioni in centri esclusivamente dedicati ai bandi, con conseguente spreco di energie e personale;
- L’aumento della centralizzazione decisionale, con le strutture didattiche sempre più escluse dai processi di programmazione.
Le date da segnare
Le due note ministeriali stabiliscono anche le scadenze operative per le Istituzioni:
- Budget assunzionale: dal 16 giugno (ore 12:00) al 20 giugno (ore 14:00)
- Programmazione triennale: dal 30 giugno (ore 10:00) al 4 luglio (ore 14:00) – con modalità di invio da comunicare successivamente
Definizioni chiave per orientarsi
Nel documento vengono chiarite tre nozioni fondamentali:
- Budget assunzionale nazionale: spesa totale derivante dai risparmi per cessazioni, su scala nazionale.
- Budget assunzionale per singola Istituzione: risorse disponibili a livello locale, calcolate in base ai parametri del DPR 83/2024.
- Budget di organico: possibilità di variare la pianta organica (in aumento o in diminuzione) per ciascun profilo professionale.
Da evidenziare l’assenza di riferimenti alle risorse ministeriali necessarie per coprire gli stipendi del personale AFAM.
Vincoli normativi e nuove limitazioni
Per l’a.a. 2025/26, il budget assunzionale sarà calcolato solo sulle cessazioni comunicate al MUR tra il 1° marzo 2024 e il 9 aprile 2025. Inoltre, la Legge di bilancio 2025 impone una riduzione del 25%, permettendo l’uso solo del 75% dei risparmi da cessazioni.
Le Istituzioni potranno destinare le risorse a nuovi posti creati tramite variazioni di organico, ma non sarà possibile assumere finché non arriverà il decreto di rideterminazione dell’organico. Stessa regola vale per i posti eliminati: nessuna allocazione possibile.
Autorizzazioni e pubblicità dei bandi
Ogni procedura di reclutamento – per docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo – richiederà l’autorizzazione del MUR, subordinata all’avanzamento dell’iter di approvazione del DPCM relativo.
La pubblicità delle selezioni sarà obbligatoria e dovrà avvenire tramite:
- Il sito web istituzionale
- Il Portale Unico del Reclutamento – InPA
- Il nuovo Portale AFAM Bandi
Programmazione triennale: struttura e finalità
Ogni Istituzione dovrà approvare annualmente un documento di programmazione triennale, basato sul budget assunzionale disponibile per l’anno accademico di riferimento (2025/26). Questo documento dovrà essere validato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Consiglio accademico, e includere il piano di assunzioni per tutto il personale.
Ogni anno sarà necessario aggiornare tale documento per adeguarlo all’evoluzione del triennio.
Errori e responsabilità delle Istituzioni
Il MUR ha già segnalato numerosi errori nella gestione delle facoltà assunzionali da parte delle Istituzioni, errori che rischiano di compromettere la corretta stabilizzazione del personale avente diritto. Il Ministero interverrà per favorire una migliore gestione dei fondi e una pianificazione più accurata.