Carta del docente 2024/2025: il bonus di 500 euro arriva anche per i supplenti annuali

Carta del docente 2024/2025: il bonus di 500 euro arriva anche per i supplenti annuali

Con una comunicazione ufficiale del 24 giugno 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato un’importante novità: la Carta del docente è stata estesa anche ai docenti con contratto annuale fino al 31 agosto per l’anno scolastico 2024/2025.

Si tratta di un passo atteso da tempo che consente a questi insegnanti di ricevere il bonus da 500 euro, utilizzabile sulla piattaforma dedicata: www.cartadeldocente.istruzione.it. Il credito potrà essere speso fino al 31 agosto 2026, per l’acquisto di beni e servizi legati alla formazione professionale.


Un riconoscimento arrivato dopo numerose pressioni

Questo risultato rappresenta la risposta a una richiesta storica avanzata dalla FLC CGIL, che ha più volte invitato il Ministero a intervenire, sostenuta anche da diverse sentenze di rilievo: Consiglio di Stato, Corte di Cassazione e Corte di Giustizia Europea si sono espressi in favore del diritto dei supplenti a usufruire della Carta.

Il riconoscimento, però, resta parziale. Le decisioni dei tribunali si riferivano non solo ai contratti al 31 agosto, ma anche a quelli al 30 giugno, che invece continuano ad essere esclusi dal provvedimento ministeriale.


Ancora esclusi i docenti con contratto al 30 giugno

Nonostante le chiare indicazioni giuridiche, il MIM non ha ancora previsto l’estensione del bonus ai docenti con supplenza al 30 giugno, costringendo così questi lavoratori a ricorrere alla via legale per vedersi riconosciuto un diritto già affermato dalla giurisprudenza.

La FLC CGIL ha quindi rivolto un appello deciso al Ministero: includere anche i docenti con contratto fino al 30 giugno ed evitare una nuova ondata di cause che rischiano di concludersi con ulteriori condanne per l’Amministrazione.

La questione sarà al centro del tavolo di confronto convocato per il 27 giugno, durante il quale il sindacato ribadirà le sue richieste, tra cui proprio il pieno riconoscimento della Carta docente anche al personale precario.

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