Chiesto incontro con il Ministero per discutere degli organici scuola 2022/2023

CCNL 2019-2021: entro fine marzo gli arretrati per contratti brevi e saltuari

In questi giorni, nel nostro Paese, stiamo accogliendo decine di migliaia di cittadini ucraini, soprattutto donne e bambini, che scappano dalla guerra. Probabilmente, siamo solo all’inizio di un esodo di massa che è destinato ad aumentare e a durare nel tempo, testimonianza della tragedia che la guerra rappresenta.
Attualmente non è possibile stimare il numero di studenti ucraini che arriveranno nei prossimi mesi e nemmeno dove verranno collocati sul territorio nazionale, ma di certo la macchina della solidarietà è partita ed è forte la volontà del Paese di assicurare un’adeguata accoglienza a questi cittadini, a partire da ragazze/i in età scolare, predisponendo la loro immediata inclusione nelle scuole anche con l’aiuto e il supporto delle amministrazioni locali.
Il percorso va programmato e gestito in prospettiva, nella consapevolezza che le forti criticità della pandemia sono ancora tutte presenti nella quotidianità: evitare di rincorrere l’emergenza è il principio cardine che deve guidare ogni azione.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato occorre mettere gli Istituti scolastici nelle condizioni di poter organizzare l’inserimento e la frequenza dei bambini e delle bambine, al fine di avviare con pragmatismo gli interventi necessari.
Tutto ciò richiede misure straordinarie: non solo occorre confermare “l’organico covid”, ma serve incrementarlo prevedendo un aumento numerico di posti, nelle scuole di tutti i gradi, soprattutto nelle zone a più alta accoglienza.
La certezza sulle risorse è un aspetto importante in tutti i processi che il settore istruzione si trova ad affrontare e non può farlo con decisioni a breve termine, se non a danno di tutti i giovani, della loro formazione e socializzazione, e dell’intera comunità educante.
Per il prossimo anno scolastico è prioritario assicurare le dotazioni organiche di docenti, personale educativo ed ATA nei numeri attualmente in servizio per ogni Regione e provincia italiana.
Interventi come quelli previsti dalla Legge di Bilancio devono trovare risorse aggiuntive, perché il decremento anagrafico non può essere visto come operazione contabile a fronte della drammaticità delle situazioni che si stanno vivendo da due anni.
Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministero un incontro che apra velocemente il confronto sugli organici affinché, a partire da una riflessione sullo stato delle risorse previste, sia possibile predisporre da subito e con stabilità le misure per far fronte all’accresciuta crisi.

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