CNR: martedì 10 gennaio 2023 si è tenuto un incontro programmato fra l’Amministrazione del Centro Nazionale di Ricerca e i sindacati. Per il CNR erano presenti il Direttore Generale Dott. Colpani, la Dott.ssa Gabrielli e il Dott. Raimondi.

L’ordine del giorno dell’incontro era costituito da tre punti:

  • avvio trattativa sulle procedure per le progressioni economiche di cui all’art. 53 del CCNL 21 febbraio 2002;
  • fondo d’incentivazione;
  • confronto su criteri generali per le progressioni di cui all’art. 54 del CCNL 21 febbraio 2002.

Bandi ex art.53

L’Amministrazione ha presentato ai sindacati uno schema di distribuzione degli aventi diritto alle progressioni economiche di cui all’art.53 CCNL 1998-2001.

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La proposta dell’Amministrazione di prevedere una procedura per attribuire il gradone economico solo al 50% degli aventi diritto, è stata giudicata assolutamente insufficiente dalla FLC CGIL, che ha sollecitato l’Amministrazione a rivedere le proprie decisioni in merito, sottolineando i forti ritardi nell’applicazione di tale istituto contrattuale, per la cui applicazione il CCNL prevede una cadenza biennale. La FLC CGIL ha evidenziato con forza come non solo i R&T del CNR siano i meno valorizzati tra il personale degli EPR, ma anche per i T&A si sono perse diverse opportunità di valorizzazione professionale e di fatto la maggior parte del personale, che oramai ha raggiunto un livello apicale, non ha potuto usufruire dell’opportunità di ottenere gradoni economici previsti ai sensi dell’art.53 del CCNL 1998-2001.

La FLC CGIL ha chiesto con forza che l’Amministrazione valutasse la fattibilità di prevedere entro breve, senz’altro prima della firma del nuovo CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021 in discussione all’ARAN, almeno due procedure concorsuali per superare il forte vincolo posto da MEF e FP del 50% e poter quindi riconoscere il gradone economico a tutti gli aventi diritto.

L’Amministrazione, sollecitata dai sindacati presenti al tavolo il 10 gennaio e, successivamente, l’11 gennaio da altra organizzazione sindacale, ha convocato i 5 rappresentanti sindacali per una breve riunione svoltasi il 12 gennaio, in cui ha comunicato di ritenere accettabili le proposte avanzate. In particolare, l’Amministrazione ha proposto di prevedere la sigla dell’Intesa per la definizione dei criteri per la distribuzione del Fondo relativo al 2022 già nei giorni immediatamente successivi alla deliberazione relativa alla costituzione del Fondo per il salario accessorio del personale dei Livelli IV-VIII, che dovrebbe essere assunta dal CdA del 19 gennaio p.v. Una parte del Fondo potrà essere utilizzata per applicare l’art.53 con decorrenza 2022. A stretto giro, e comunque prima della sigla del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021 parte normativa, sarà siglato un CCI 2023 stralcio finalizzato ad una seconda applicazione dell’art. 53 con decorrenza 2023 per l’attribuzione del gradone economico ai livelli apicali dei profili T&A.

Con queste due applicazioni contrattuali dovrebbe essere finalmente garantito a tutto il personale avente diritto, seppur con ritardo, l’atteso riconoscimento economico.

Bandi ex art.54

Per quanto riguarda l’art.54 CCNL 1998-2001, progressione di livello nel profilo di appartenenza, riservata a Tecnici ed Amministrativi, l’Amministrazione ha presentato un a tabella di distribuzione dei posti.

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Anche, per l’applicazione dell’art. 54 CCNL 1998-2001 per il passaggio di livello nel profilo di appartenenza, la FLC CGIL ha considerato assolutamente insufficiente prevedere solo al 43% del personale l’opportunità di passaggio di livello come programmata dall’Amministrazione e deliberata dal CdA CNR. La FLC CGIL ha evidenziato con forza al tavolo di confronto l’assoluta insufficienza dei fondi previsti per finanziare tale istituto contrattuale, chiedendo che l’Amministrazione tenga conto dei forti ritardi accumulati per la valorizzazione professionale del personale CNR attraverso la progressione di livello nel profilo di appartenenza. La FLC CGIL ha stigmatizzato che, malgrado anche per l’art.54 il CCNL preveda l’applicazione ogni due anni, al CNR la progressione di livello per T&A è ferma al 2017. La FLC CGIL, ha evidenziato inoltre che la costituzione del Fondo ex art. 90 è già stata deliberata dal CdA senza essere stata oggetto nemmeno di un‘informativa sindacale. Ha chiesto, pertanto, di conoscere nel dettaglio come l’Ente abbia costituto il Fondo e di avere il documento deliberato dal CdA al più presto. L’Amministrazione, si è impegnata ad inoltrare a stretto giro il documento in parola, e sollecitata dalle osservazioni mosse dalle organizzazioni sindacali ha dato la propria disponibilità a rivedere i conti, magari con un aggiornamento del Fondo, e ad utilizzare eventuali risorse ulteriori, rese libere dai pensionamenti, per poter incrementare la percentuale di posizioni disponibili, anche prevedendo una seconda tornata di ex art. 54 al fine di incrementare complessivamente la percentuale delle posizioni disponibili da attribuire al personale T&A avente diritto.

Fondo di Incentivazione

Il confronto è proseguito per la definizione dei criteri per la distribuzione del Fondo di incentivazione, costituito ai sensi dell’ex art. 19 del CCNL 2006 e distribuito ai sensi degli artt. 9 e 10 del CCNL 2006. Già nel corso del confronto tenutosi il 20 dicembre u.s. la FLC CGIL aveva evidenziato alcune criticità, non superate nella bozza di ipotesi portata al Tavolo dall’Amministrazione. La FLC CGIL ha contestato che nella ripartizione proposta fosse prevista una quota (pari a 400.000€) da distribuire a 110 Delegati al Controllo, figura che seppur prevista nel ROF, non è ancora stata istituita, mentre l’ipotesi non contemplava il riconoscimento del ruolo e la previsione di un’indennità per i Segretari Amministrativi. La FLC CGIL ha pregiudizialmente dichiarato la propria indisponibilità a firmare un contratto integrativo che eroghi risorse di tutto il personale a figure oggi inesistenti, chiedendo con forza che l’Amministrazione riconosca e valorizzi la professionalità delle lavoratrici e lavoratori che quotidianamente si assumono, insieme ai responsabili amministrativi e a tutto il personale amministrativo, responsabilità significative per la realizzazione delle attività scientifiche ed oggi quanto mai impegnati con le procedure relative ai progetti del PNRR.

La FLC CGIL ha ricordato all’Amministrazione che il 30 dicembre 2019 aveva firmato un Verbale di intesa, dove era stato definito il Fondo e individuate le posizioni di responsabilità da remunerare. Nel Verbale era anche previsto che nelle more dell’attivazione della nuova figura dei “delegati al controllo” l’indennità finanziata ai sensi dell’art. 19 del CCNL 2006 doveva essere riconosciuta ai Segretari Amministrativi.

Già nel 2019 la FLC CGIL aveva evidenziato la necessità e l’urgenza di riconoscere anche ai Segretari Amministrativi il ruolo svolto ed inserirli nelle posizioni da remunerare; ciò avrebbe sanato anche la disparità di trattamento ad oggi ancora esistente per cui i Segretari Amministrativi inquadrati nei profili R&T NON percepiscono alcuna indennità nonostante le responsabilità, che quotidianamente si assumono. Il 28 dicembre 2020 è stato sottoscritto il CCI “Fondo di incentivazione ai sensi degli artt. 10 e 19 del CCNL 7 aprile 2006 – criteri e modalità di utilizzo”, ma per i Segretari Amministrativi non c’è stato spazio.

Ora basta

La FLC CGIL, pertanto, ha posto la pregiudiziale alla firma del CCI nel caso in cui il ruolo e la professionalità di tutti i Segretari Amministrativi non fosse riconosciuta e valorizzata, ha chiesto espressamente al Direttore Generale di riconoscere il ruolo centrale dei Segretari Amministrativi con un proprio provvedimento formale, nelle more della ridefinizione del ROF e del RACF. La FLC CGIL ha chiesto inoltre che il fondo di incentivazione sia utilizzato per corrispondere l’indennità a tutti i Segretari Amministrativi inquadrati nei profili coerenti, come previsto dagli artt. 9 e 10 del CCNL 2006. Considerata poi la complessità delle procedure e le responsabilità anche penali che si assumono, l’indennità deve essere erogata a tutti i Segretari Amministrativi a prescindere dalla mole di lavoro e che, tenuto conto delle risorse già accantonate dall’Amministrazione e pari a circa 400.000€, non deve essere inferiore a 250€/mese, contestualmente deve essere valorizzato anche tutto l’altro personale amministrativo a partire dai responsabili amministrativi inquadrati nei profili R&T.

La FLC CGIL ha poi chiesto di corrispondere la stessa cifra anche a coloro, circa il 50% dei Segretari Amministrativi, che svolgono questo ruolo fondamentale, ma sono inquadrati nei profili/livelli non previsti dagli artt. 9 e 10 del CCNL 2006; la loro indennità dovrà necessariamente essere finanziata con il Fondo del salario accessorio del personale IV-VIII.

La risposta del Direttore Generale rispetto a queste ipotesi al momento è stata negativa, pur riconoscendo il lavoro svolto dai Segretari Amministrativi.

Il DG ha infine proposto di aumentare del 20% l’indennità spettante ai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione e ai Responsabili delle Aree di Ricerca. La FLC CGIL ha evidenziato che esistono Responsabili di Area o RSPP che, non appartenendo ai profili previsti dagli artt. 9 e 10 del CCNL 2006, non possono percepire l’indennità finanziata con il Fondo di incentivazione: per loro deve essere prevista una indennità di equale valore nominale ma finanziata con il Fondo del salario accessorio del personale IV-VIII.

In chiusura di riunione il Direttore Generale si è impegnato a tenere in considerazione le richieste ricevute nell’elaborazione della proposta che verrà sottoposta alle organizzazioni sindacali nel corso della prossima riunione.

La FLC CGIL con forza e determinazione continuerà a tutelare e difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.