Comunicazione diretta alle famiglie sul Piano Estate: scuole escluse dal Ministero

Comunicazione diretta alle famiglie sul Piano Estate: scuole escluse dal Ministero

Un nuovo caso solleva polemiche attorno all’uso del registro elettronico da parte del Ministero dell’Istruzione. Dopo gli episodi controversi legati alla promozione di giochi e pubblicità tramite le piattaforme scolastiche, il Ministro Valditara torna nell’occhio del ciclone. Questa volta per aver inviato una comunicazione diretta alle famiglie degli studenti, bypassando completamente le scuole.

La lettera, inoltrata tramite i fornitori privati dei registri elettronici, promuove il cosiddetto “Piano Estate”, che prevede attività ricreative e didattiche estive, supportate da un finanziamento iniziale di 400 milioni, aumentato poi di altri 150 milioni. Nella comunicazione, il Ministro invita i genitori a rivolgersi alla propria scuola per aderire al programma, indicando però un link riservato esclusivamente agli istituti scolastici.


Un’azione considerata inaccettabile dalla FLC CGIL

Il sindacato FLC CGIL contesta duramente le modalità della comunicazione. Secondo l’organizzazione, è inaccettabile che il Ministero abbia scelto deliberatamente di utilizzare canali interni riservati alle scuole, come le bacheche del registro elettronico, senza alcuna informazione preventiva ai dirigenti scolastici.

Esistono strumenti ufficiali e trasparenti, come il sito ministeriale o la piattaforma UNICA, progettata proprio per la comunicazione tra istituzioni e famiglie. Tuttavia, il Ministero ha preferito aggirare i canali istituzionali, appoggiandosi a fornitori privati, che secondo la FLC CGIL avrebbero violato le condizioni contrattuali stipulate con le scuole.


Autonomia scolastica compromessa e responsabilità scaricate

Entrando nel merito del contenuto, la FLC CGIL evidenzia un altro aspetto critico: l’interferenza con l’autonomia delle scuole. Secondo il sindacato, la comunicazione ministeriale lascia intendere che l’attivazione o meno delle attività del Piano Estate dipenda esclusivamente dalle singole scuole, facendo ricadere su dirigenti scolastici e organi collegiali la responsabilità del successo o fallimento dell’iniziativa.

Un messaggio ambiguo e fuorviante per le famiglie, che possono percepire una mancanza di volontà da parte delle scuole di supportare le necessità di genitori che, come citato nella lettera, “hanno esigenze lavorative o situazioni familiari particolari”.


Registro elettronico usato impropriamente per fini propagandistici

Secondo la FLC CGIL, l’uso del registro elettronico per diffondere questo tipo di messaggi rappresenta un grave atto di scorrettezza istituzionale. Nonostante il Ministero abbia parlato di un “errore tecnico” e rimosso successivamente la comunicazione dalle bacheche digitali, il danno è stato ormai fatto.

Serve un chiarimento immediato: i registri elettronici non possono trasformarsi in strumenti di propaganda, ma devono restare strumenti funzionali alla didattica e alla comunicazione interna. Inoltre, è necessario fare luce sui rapporti tra i gestori privati delle piattaforme digitali e le organizzazioni sindacali che li promuovono.


Serve chiarezza sui limiti della comunicazione istituzionale

La FLC CGIL chiede con fermezza che il Ministro definisca una volta per tutte obiettivi e limiti della comunicazione tra il Ministero e le famiglie. Il rispetto del ruolo delle scuole e della loro autonomia deve essere garantito e difeso da ogni ingerenza non concordata.

Infine, il sindacato si interroga sul motivo per cui il Ministero continui a ignorare la proposta di implementare nella piattaforma SIDI tutti i servizi oggi acquistati dalle scuole da fornitori privati, una soluzione che garantirebbe risparmi e maggiore trasparenza, evitando il ricorso a soggetti commerciali esterni.

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