Giovedi 30  maggio  la Flc-Cgil  costituita da rappresentanti regionali e della Camera del Lavoro di RomaEst-Valle dell’Aniene,ha accompagnato una delegazione di studenti genitori e allievi del L.C Benedetto da Norcia di Roma all’incontro con il Dirigente  dell’U.S.R  dott. Minichiello  per denunciare  la grave situazione relativa alla formazione delle classi iniziali, IV Ginnasio e I Liceo nel prossimo anno scolastico.

La proposta che sta pervenendo alla scuola, come  ha evidenziato fin da subito il prof.   Renato Caputo, RSU di istituto, fa si che la scuola  debba  mandare via  8 studenti del IV ginnasio, regolarmente iscritti  al liceo classico  e  che inoltre si formino  classi di 29/30 studenti sia del IV ginnasio che del I  liceo per fusione di gruppi classe con il rischio di non poter inserire gli allievi ripetenti.

Tutte le parti in causa  e  anche il   Presidente del   Municipio V (ex VI) Giammarco Palmieri, , presente all’incontro, hanno denunciato   una  situazione insostenibile sia sotto l’aspetto didattico e  di mantenimento dei posti di lavoro, che sul fronte della tutela al diritto allo studio in un popoloso municipio  della periferia romana .

Il dott. Minichiello, dopo aver   ascoltato tutti  attentamente, ha precisato che l’organico in questione è solo provvisorio e che si  potrà dare una risposta alle istanze poste solo presumibilmente nella prossima settimana  quando sarà definitivo   il dato complessivo dei posti impiegati  di  tutte le scuole della Regione. In ogni caso si potrà  a settembre rivedere la questione in ambito di adeguamento dell’organico .

Alla fine  tutti i presenti all’incontro si sono  dati appuntamento per martedi 4 giugno alle ore 17 a l.go Agosta, di fronte alla sede centrale del Liceo Benedetto da Norcia per continuare la mobilitazione e ribadire il diritto all’istruzione per tutti gli studenti del proprio territorio.

 

La FLC sarà al loro fianco in    difesa dei diritti delle famiglie, degli alunni e del personale docente  con la convinzione che  piú risorse, piú scuola pubblica, piú insegnanti e personale Ata producono piú qualitá, piú equitá, livelli di istruzione piú alti che devono essere obiettivi prioritari per il Paese.