Decreto legge sui policlinici universitari: i sindacati scrivono ai ministri Bernini e Schillaci

Un documento firmato dalle segreterie nazionali di FLC CGIL, FSUR-CISL Università, UIL SCUOLA RUA, FGU-GILDA, SNALS.

Le scriventi OO.SS. hanno più volte segnalato alla S.V. molte criticità che attengono al settore della c.d. Sanità – Universitaria e in particolar modo quelle concernenti il personale universitario operante presso le Aziende Ospedaliere Universitarie di cui al DLgs. n.517/99.

A tal riguardo la S.V., manifestando sensibilità rispetto alle problematiche segnalate, che incidono, peraltro, sulla tenuta dei corsi di studio di medicina, odontoiatria e delle professioni sanitarie, ha più volte manifestato la volontà di avviare un confronto con le scriventi mediante l’istituzione di un tavolo tecnico che potesse essere di supporto al tavolo interministeriale attivato con il Ministro della Salute. Ciò al fine di addivenire ad una soluzione che valorizzasse il predetto settore e tutto il personale ivi operante, ribadendo la peculiare funzione formativa e di ricerca delle AOU e la specificità degli ex Policlinici Universitari, sottoposti da tempo ad una deriva oramai divenuta inaccettabile che vede sempre più marginalizzate le funzioni di formazione e ricerca, di cui il Paese ha oggettivamente bisogno anche in campo sanitario.

Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni e malgrado le rassicurazioni della S.V., a distanza di oltre due anni, il suddetto tavolo non è stato mai convocato e nel mentre le criticità che avevamo segnalato, se possibile, si sono ulteriormente acuite.

Abbiamo, infatti, più volte denunciato l’illegittimità degli atti assunti da alcune Regioni e da alcuni Direttori Generali in violazione di legge e della contrattazione collettiva, in taluni casi operati anche su pressioni di Organizzazioni Sindacali del Servizio Sanitario Nazionale e da ultimo abbiamo assistito anche a iniziative intraprese “dal parlamentare di turno” che mediante emendamenti a disegni di legge discussi nelle Commissioni o in Parlamento (sempre ritenuti inammissibili o opportunamente ritirati) ha provato a sanare queste illegittimità, oramai accertate anche dalla giustizia amministrativa oltre che da quella civile.

Su questo quadro d’insieme è francamente inaccettabile rinvenire anche in atti del Governo “soluzioni” come quelle previste dall’art.6 dello “schema di decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di Università e Ricerca, Istruzione e Salute” della scorsa settimana, che le scriventi OO.SS. ritengono un atto gravissimo, ancor di più se tale articolato sia stato sostenuto dal Ministero dell’Università che dovrebbe preservare e salvaguardare il ruolo dell’università e quindi della formazione e della ricerca negli ex policlinici a gestione diretta. Naturalmente, se così fosse, sarebbe grave anche alla luce delle assicurazioni date a riguardo alle scriventi OO.SS.

Il suddetto articolo, ingerendo a nostro avviso illegittimamente sulle competenze della contrattazione previste dall’art.40 del DLgs. n.165/2001, prevederebbe che “le Aziende di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 assumono personale non dirigente per le attività esclusivamente assistenziali e di supporto alle stesse nel rispetto della normativa vigente in materia di spesa di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale e della contrattazione collettiva nazionale del Comparto sanità”.

Non riteniamo che con questo atto il Governo abbia voluto adottare un atto di sanatoria che consenta di far divenire legittimo ciò che è stato riconosciuto come illegittimo a danno di centinaia e centinaia di lavoratori, peraltro con conseguenze sull’offerta formativa e sulla ricerca nonché sulla qualità del servizio agli studenti.

A parere delle scriventi OO.SS., inoltre, appare quantomeno discutibile l’utilizzo della decretazione d’urgenza nella fattispecie, perché proprio non si riesce a comprendere quale possa esserne la motivazione.

Vogliamo ricordare ancora una volta alla S.V. che le criticità che attualmente dovrebbero interessare il Ministro dell’Università e della Ricerca sono i soprusi e le ingiustizie subite dal personale universitario docente e tecnico amministrativo operanti in convenzione per il SSN ai sensi del DLgs. n.517/99, nei confronti dei quali non sono riconosciuti i diritti giuridici ed economici previsti dalla legge e dai CCNL di settore!

In taluni casi le violazioni di legge commesse da alcune Regioni non sono solo a danno del personale universitario e delle scriventi OO.SS., ma impattano anche sulle Sue prerogative e quelle del Ministro della Salute, nonché su quelle del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Probabilmente, un intervento normativo urgente sarebbe stato necessario per rafforzare l’appartenenza al comparto Istruzione e Ricerca delle Aziende Ospedaliere Universitarie, rimarcandone i fini e le peculiarità. E forse, a seguito delle tante segnalazioni effettuate dalle scriventi, i servizi ispettivi dei Ministeri avrebbero dovuto accertare le illegittimità che nel corso di oltre 15 anni hanno prodotto una deriva tale da poter far ipotizzare nel decreto legge in argomento, la possibilità che vi sia personale adibito “esclusivamente” allo svolgimento della sola attività assistenziale in un’azienda che nasce sul concetto di integrazione delle attività di didattica, ricerca e assistenza, che la Corte Costituzionale ha dichiarato più volte embricate l’una nelle altre al punto tale da essere inscindibili tra loro. Perciò è del tutto evidente che la previsione di assumere personale esclusivamente adibito ad attività assistenziali costituirà tutt’altro che una soluzione ed anzi sarà un ulteriore elemento di complessità difficilmente governabile e sicuramente fonte di ulteriore contenzioso.

Le scriventi OO.SS. sono profondamente deluse e preoccupate per le conseguenze che una eventuale approvazione della disposizione in parola potrebbe avere sul sistema della formazione superiore e della ricerca in campo medico e sanitario.

Resta inteso che se non si disporrà immediatamente il ritiro delle disposizioni contenute nell’art.6 dello schema di decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di Università e Ricerca, Istruzione e Salute, le scriventi OO.SS. porranno in essere tutte le azioni necessarie per la di tutela delle professionalità operanti nel settore, avviando forti iniziative di contrasto a partire dalla dichiarazione dello stato di agitazione del personale della categoria, con significative ripercussioni sugli esami di profitto che potrebbero slittare generando dirette conseguenze sugli studenti e sulle prossime selezioni per le ammissioni alle scuole di specializzazione.

Nel contempo si ribadisce la necessità dell’attivazione dei tavoli di confronto per individuare soluzioni volte a porre fine alle tante sperequazioni subite dal personale universitario docente e tecnico amministrativo operante in convenzione ex DLgs. n.517/99 e alle tante illegittimità proliferate nel tempo che vedono, molte volte, costrette le scriventi OO.SS. a svolgere una funzione di vigilanza che spetterebbe ad altre Istituzioni.

In attesa di un cortese riscontro, si comunica che decorse infruttuosamente 48 ore dalla ricezione della presente, loro malgrado, le scriventi saranno costrette a proclamare lo stato di agitazione.

DL approvato dal Consiglio dei ministri

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