Roma, 1° settembre 2025 – “In apertura di anno scolastico, ancora una volta, si diffondono rapporti non sempre coerenti tra loro, relativi alle condizioni dell’edilizia scolastica. Si tratta di numeri noti da anni e che rappresentano una vera e propria emergenza infrastrutturale nazionale” così Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
“Alla cronica mancanza di investimenti – continua Fracassi – si aggiungono i pericoli legati all’elevato rischio sismico e idrogeologico che riguarda una parte consistente del nostro Paese. A questo si associano oggi anche i nuovi rischi causati dal cambiamento climatico e dalle ondate di calore, con gli impianti di condizionamento e ventilazione presenti solo nel 6% delle sedi scolastiche, seppure spesso sentiamo parlare a sproposito di un allungamento del calendario scolastico”.
Per Fracassi: “La qualità dell’offerta formativa e la possibilità di esercitare il diritto all’istruzione sono connesse alle strutture edilizie, come mense, palestre e laboratori”.
“Il tema della sicurezza deve rimanere prioritario. Una risposta a questa condizione dell’edilizia scolastica sarebbe dovuta arrivare – aggiunge la sindacalista – dalle risorse del PNRR che la Cgil sta monitorando, ma sappiamo che solo il 24% dei progetti della Missione 4 è concluso e che per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica su 3.143 progetti ne risultano completati solo 625, il 20,2%, per l’estensione del tempo pieno il 9,4%, per il potenziamento infrastrutture sport a scuola siamo al 10,2% e per i divari territoriali scuola secondaria e abbandono scolastico al 5,7%”.
“Per la sicurezza, come per la qualità della scuola, sono necessari investimenti e l’attenzione di chi governa a un segmento fondamentale della società. È inaccettabile che lavoratrici e lavoratori della scuola, studentesse e studenti, alunne e alunni, vivano e apprendano in contesti inadeguati e non sicuri. Di questo dovrebbe occuparsi prioritariamente il ministro Valditara” conclude Fracassi.