Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

Le elezioni delle RSU rappresentano uno dei cuori pulsanti della democrazia materiale nel nostro paese.  La FLC CGIL si è battuta per arrivare a questo importante appuntamento più e più volte messo in discussione con pretesti di ogni tipo.

Per noi, come per tutti coloro che hanno a cuore le RSU, la composizione della platea elettorale deve essere la più ampia possibile. Il voto delle lavoratrici e dei lavoratori precari è chiaramente determinante della rappresentatività reale delle organizzazioni e della qualità del voto del 5, 6 e 7 marzo 2012.

Per questa ragione, certamente condivisa da tutti, chiediamo che possano partecipare il maggior numero di lavoratori e lavoratrici.

Non capiremmo, da parte delle amministrazioni che hanno la responsabilità di comporre le liste come da parte delle altre organizzazioni sindacali, un atteggiamento restrittivo soprattutto a fronte del fatto che questi lavoratori pur formalmente assunti con contratti a termine svolgono nella stragrande maggioranza dei casi funzioni stabili all’interno dell’organizzazione del lavoro. Non corrisponderebbe, inoltre,  allo spirito e al senso delle RSU che hanno la funzione di consolidare la capacità di rappresentanza del sindacato e la forza dell’iniziativa sui posti di lavoro.

La parità dei diritti sul luogo di lavoro tra precari e lavoratori con contratti a tempo indeterminato è, peraltro, oggetto di una sempre più vasta giurisprudenza comunitaria e italiana che rappresenta anche un incentivo a interpretare le normative elettorali in senso estensivo.

La stessa discussione sul mercato del lavoro, pur con le differenze che caratterizzano la posizione delle organizzazioni sindacali e del Governo, ha al centro il superamento del dualismo tra i lavoratori con contratti diversi. Dualismo che si deve superare innanzitutto nella rappresentanza e quindi nelle votazioni per il rinnovo delle RSU.