La Flc Cgil Roma e Lazio ha svolto dal 25 settembre scorso un intenso programma di assemblee nelle scuole e negli istituti di formazione professionale, oltre 400 nella sola Roma e provincia, tutte molto partecipate.

Con le lavoratrici e i lavoratori sono state discusse le ragioni che ci hanno condotto allo sciopero dell’intera giornata per il 12 ottobre:

I principali punti della piattaforma riguardano:

–        l’ulteriore impoverimento prodotto dal Governo Monti sul sistema di Istruzione:  con il taglio del personale, la riduzione dei trasferimenti e il blocco dei contratti fino al 2017;

–        il rischio per la sicurezza degli edifici e l’assenza persino della manutenzione ordinaria, registrando la presenza sul territorio nazionale del 50% degli istituti non a norma dgls81/08 (5.000 edifici);

–        il sovraffollamento delle classi e le assurdità del dimensionamento, che già avevamo denunciato e che oggi emerge con forza. L’ei fu “Giunta Polverini” infatti ha prodotto un disastro: nonostante abbia soppresso 135 istituti ne ha lasciati 74 sottodimensionati arrecando danni ingenti al diritto allo studio;

–        i problemi dei docenti inidonei riconvertiti nei profili Ata nel decreto sulla spending review che provocherà caos nella gestione amministrativa delle scuole e nell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa;

–        il bando di concorso a cattedre emanato dal Ministro Profumo lo scorso 24 settembre, una truffa che esclude le giovani generazioni di neo-laureati e mortifica la professionalità dei precari abilitati inseriti da anni nelle graduatorie ad esaurimento. Per un piano triennale di assunzioni e l’elaborazione di un organico funzionale in grado di assorbire tutto il precariato pregresso;

–        il Ddl 953 – Aprea, approvato alla Camera, che restringe gli spazi di democrazia negli organi collegiali, introducendo l’autonomia statutaria delle scuole e permette ai soggetti privati di avere voce in capitolo nelle deliberazioni dell’Offerta Formativa in ragione di eventuali finanziamenti erogati, facendo così cadere il principio sacrosanto della libertà di insegnamento e della natura pubblica del sistema scolastico.

Pertanto venerdì 12 ottobre, data dello sciopero generale del comparto e della mobilitazione nazionale studentesca, gli studenti, i genitori e il personale scolastico scenderanno in piazza insieme per difendere la Scuola Pubblica, la formazione di qualità e gli spazi di democrazia conquistati e rivendicare una politica di rifinanziamento del comparto.

Il concentramento dei lavoratori per Roma e le province del Lazio è a Piazza dell’Esquilino alle ore 9,00 per poi confluire in un unico corteo con gli studenti, che raggiungerà piazza SS. Apostoli, dove è previsto il comizio finale.