Graduatorie supplenze docenti, una corsa impossibile che determinerà solo danni per la scuola.

Purtroppo quello che le organizzazioni sindacali avevano previsto e denunciato al momento
della pubblicazione dell’Ordinanza ministeriale per l’istituzione delle graduatorie provinciali e l’aggiornamento di quelle d’istituto, si sta rivelando una cruda realtà.
Il Ministero istruzione, sordo a qualsiasi richiesta di buon senso, ha da prima imposto una
tempistica impossibile per la presentazione delle domande (costringendo gli interessati ad una drammatica rincorsa verso un’opportunità lavorativa e rendendo impossibile un adeguato supporto da parte delle organizzazioni sindacali) ora scarica su Provveditorati e scuole il compito di verificare e valutare entro il 28 di agosto la mole di domande inoltrate.
E’ evidente che chi si è inventato queste scadenze o è inconsapevole delle criticità connesse
con queste procedure o si preoccupa di dare una falsa dimostrazione di efficienza e
determinazione. Il problema è che a farne le spese saranno i precari, le scuole e gli
studenti.
In una Provincia come Roma, dove sono state presentate oltre 154 mila domande, gli effetti di questo finto efficientismo saranno ancora più gravi ed evidenti.
Ovviamente il Provveditorato di Roma, con una carenza cronica di personale, non potrebbe
mai valutare una simile quantità di domande, inevitabile quindi chiedere l’aiuto delle scuole.
Ma qui cosa troviamo? Personale assolutamente insufficiente che in pochi giorni dovrà fare i
conti con migliaia di domande da valutare (12.000 solo nella scuola primaria e altrettante
nell’infanzia), con un sistema informatico che presenta falle che ancora stanno cercando di
sistemare, con tabelle di valutazione nuove e da interpretare, con tempi del tutto improponibili per la conclusione delle operazioni (28 agosto).
E’ assolutamente evidente che per molte tipologie di posto e classi di concorso, sarà
letteralmente impossibile procedere ad una qualche valutazione degna di questo nome.
A questo punto il problema si scaricherà su tutte le scuole che prima della stipula di ogni
singolo contratto dovranno riprendersi le domande, verificare la correttezza della compilazione e poi procedere a stipulare il contratto o, come avverrà in moltissimi casi, a revocare la nomina e quindi ricominciare tutto da capo.
Quando finirà questo balletto? Alla Ministra interessa veramente che le scuole siano nelle
condizioni di avviare l’anno scolastico o vuole fare solo propaganda sulle spalle delle scuole?Noi non ci stiamo e faremo di tutto per tutelare i diritti dei lavoratori e degli
studenti, dei precari e delle scuole.

Roma, 19.8.2020

Scarica qui il testo del comunicato