Il personale del CNR: competenza, impegno e una dignità da difendere

Il personale del CNR: competenza, impegno e una dignità da difendere
Comunicato in risposta all'intervista del neo Presidente CNR, Prof. Andrea Lenzi, a Il Sole 24 Ore

Nei giorni scorsi la FLC CGIL, non appena appresa la notizia della nomina del Prof. Andrea Lenzi alla Presidenza del CNR da parte della Ministra Bernini, nel salutarlo e augurando buon lavoro, aveva evidenziato alcuni dei temi di maggiore rilevanza che dovrebbero essere affrontati con urgenza. Nell’intervista rilasciata dal neo Presidente al Sole 24 Ore, e pubblicata oggi, ci si auspicava quindi che ci fosse un riferimento, almeno in parte, a tali argomenti. Con non poco stupore invece si evidenzia che alcuni di questi temi, pur ripresi nell’intervista, sono declinati in maniera davvero preoccupante. Per esempio si ripropone l’ennesimo “profondo riordino” del CNR e una “completa revisione della sua struttura gestionale” ancora prima di avviare il necessario percorso conoscitivo e di confronto tra il nuovo Presidente, la rete scientifica e amministrativa dell’Ente e le organizzazioni sindacali. Sempre nell’intervista, viene precisato che il compito di redigere una “foto realistica della situazione contabile e finanziaria” verrà (di nuovo) affidato ad una società di revisione esterna, anche per definire pratiche in grado di “sburocratizzare le procedure”. La FLC CGIL ricorda al neo Presidente che la sburocratizzazione si ottiene agendo sull’autonomia riconosciuta al CNR, e agli altri EPR, con la Legge 218/16 e non certo spendendo altri soldi pubblici sottratti alla Ricerca, commissionando all’esterno indagini conoscitive e umiliando nuovamente, e per l’ennesima volta, il personale del CNR che opera ogni giorno con grande competenza e fatica per far funzionare questo “sistema complesso”.

Ed è sempre grazie alla competenza e al lavoro del suo personale, strutturato e precario, che il CNR ogni anno più che raddoppia il budget assegnato con il FOE, ottenendo finanziamenti su bandi competitivi senza bisogno di vincolare la sua attività a fantomatiche “public-private partnership” che ridurrebbero la libertà di ricerca e la asservirebbero ad interessi specifici e non meglio identificati. Ricordiamo al Presidente che la multidisciplinarietà del CNR rappresenta la sua forza nel panorama nazionale e internazionale e non uno “svantaggio” e che la ricerca di base gioca un ruolo fondamentale per affrontare le sfide del futuro e non può essere sacrificata sull’altare del trasferimento tecnologico, nemmeno ricorrendo al termine “ricerca traslazionale”. Il CNR non si rafforza comprimendone i settori di intervento ed eliminando presunte “duplicazioni”, ma valorizzando il suo personale e riconoscendone ruolo e diritti. Diritti anche dei tanti, tantissimi lavoratori precari che non sono “pagati per imparare a fare ricerca”, ma contribuiscono in prima persona al lavoro effettivo di Ricerca che si svolge nei nostri laboratori, alla gestione dei progetti e della strumentazione. Contribuiscono quindi al prestigio del CNR, e meritano rispetto oltre che l’impegno di tutti, in primis della Presidenza, per l’immediato avvio delle procedure di stabilizzazione. La FLC CGIL chiede con urgenza al Prof. Andrea Lenzi un incontro per iniziare a discutere delle reali necessità di chi, ogni giorno, lavora nel nostro Ente.

La FLC CGIL farà la sua parte, come sempre, per rappresentare e difendere le prerogative di tutto il personale, Ricercatori, Tecnologi, Tecnici ed Amministrativi, sia strutturati che precari, per il futuro del CNR e della Ricerca Pubblica.

Da più di 100 anni le lavoratrici e i lavoratori del Consiglio Nazionale delle Ricerche fanno sì che il nostro Ente sia una realtà di indiscusso valore e continueranno a rivendicarlo con orgoglio.

Condividi

Più forti, insieme

Prendi parte, iscriviti alla CGIL

Per restare aggiornati

La newsletter della Conoscenza

Canali di gruppo

Resta aggiornato con i canali Whatsapp e Telegram per ATA, Primaria e Infanzia, Secondaria I e II grado e Docenti a tempo determinato.

Torna in alto