Care Colleghe e Cari Colleghi,
abbiamo appreso, con profonda preoccupazione, della richiesta avanzata dalla FSUR CISL Università per l’istituzione di un servizio di portineria affidato a personale esterno abilitato alla vigilanza armata, in sostituzione o in affiancamento degli attuali dipendenti del comparto PTA.
La FLC-CGIL intende esprimere con fermezza la propria totale contrarietà a tale proposta, che riteniamo inopportuna, sproporzionata e lesiva della natura stessa della nostra Università pubblica.
Criticità e conseguenze negative di tale proposta:
- Inopportunità nella attualità della situazione: In un momento storico segnato da tensioni internazionali e conflitti armati, l’introduzione di personale armato all’interno di un’istituzione dedicata alla formazione, alla ricerca e alla cultura appare non solo eccessiva, ma anche
profondamente diseducativa. L’Università è per sua natura un luogo di confronto pacifico, di apertura e di scambio di idee, non un presidio militare. La presenza di armi potrebbe generare un clima di tensione e insicurezza, anziché di serenità e fiducia, contraddicendo i principi fondamentali di un’istituzione accademica. - Impatto negativo sul personale TAB: La proposta prevede la sostituzione o l’affiancamento dei nostri attuali dipendenti. Questo comporterebbe la perdita di mansioni specifiche e, di conseguenza, delle indennità accessorie legate a tali incarichi. È inaccettabile che il personale che ha finora svolto con dedizione e professionalità il proprio lavoro venga penalizzato, vedendo ridotte le proprie retribuzioni e le proprie prospettive di carriera. La FLC-CGIL si batte per la valorizzazione del personale interno e per il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi. Non vogliamo minimamente considerare, inoltre, la situazione in cui il personale TAB debba affiancarsi a personale con armi al seguito, situazione che farebbe sicuramente sollevare questioni di coscienza personale ad ognuno di noi.
- Deterioramento del ruolo e dell’identità dell’Università pubblica: L’Università pubblica è un luogo di accoglienza, di inclusione e di libero accesso. L’introduzione di un servizio di vigilanza armata ne altererebbe profondamente l’identità, trasformandola da spazio aperto alla
comunità in un ambiente potenzialmente percepito come “sorvegliato” e meno accessibile. La sicurezza in un contesto universitario deve essere garantita attraverso un approccio integrato, che privilegi la prevenzione, la collaborazione con le forze dell’ordine quando necessario, e soprattutto la valorizzazione del personale interno, che conosce le dinamiche e le esigenze dell’Ateneo. - Carenze di personale tecnico-amministrativo e bibliotecario: La proposta avanzata dalla CISL suggerisce che i dipendenti attualmente impiegati in portineria potrebbero essere adibiti a compiti diversi su loro esplicita richiesta, al fine di coprire le carenze di personale tecnicoamministrativo e bibliotecario. Pur essendo possibile la carenza di personale in determinati uffici, riteniamo che questa non possa e non debba essere risolta attraverso la “ricollocazione forzata” di lavoratori, ma piuttosto attraverso un piano di assunzioni mirato e concorsi pubblici che garantiscano l’ingresso di nuove risorse di personale; inoltre la mobilità del personale interno, può essere tranquillamente garantita accedendo ad interpelli pubblici interni per tutte le posizioni disponibili, in modo da garantire lo stesso trattamento, gli stessi diritti e la trasparenza necessaria a tutti i dipendenti, come già ribadito dalla FLC-CGIL nella nota precedente.
La FLC-CGIL è convinta che la vera sicurezza si costruisca attraverso la fiducia, il dialogo e la valorizzazione delle risorse umane interne. Siamo pronti a confrontarci con l’Amministrazione e con tutte le parti sociali per trovare soluzioni che garantiscano un ambiente universitario sicuro,
accogliente e rispettoso dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori, senza la necessità di proposte che non risolvono i problemi di “mobilità” dei dipendenti, ma che, anzi, li complicano e li moltiplicano. Invitiamo tutto il personale a riflettere su queste importanti questioni e su queste proposte, che nulla hanno di costruttivo, ricordando che noi siamo per la difesa della Università pubblica e dei diritti di TUTTI i lavoratori.
Con i migliori saluti,
Clelia Allocca – Segretaria Generale – Flc-Cgil Frosinone-Latina
Laura Rossi – Flc-Cgil Roma-Lazio
Daniele Mattaroccia – Referente d’Ateneo – Flc-Cgil Unicas
Angela Gambino – Rsu di Ateneo