Nonostante le mille mancanze e difficoltà che ha dovuto affrontare – a partire dalla DAD organizzata in piena emergenza – per due anni la Scuola ha resistito all’onda d’urto dell’emergenza sanitaria.
Uno straordinario impegno riconosciuto da tutti, che tuttavia non è stato seguito da azioni concrete in grado di superare i problemi.

Migliaia di studentesse e di studenti iniziano il loro anno scolastico trovando una cattedra vuota, perché un docente su cinque è precario e ancora non sono state completate le nomine.

Nel Lazio è andato in tilt il software per l’assegnazione delle cattedre, generando elenchi errati che assegnano cattedre già coperte, nominano supplenti i docenti di ruolo e presentano punteggi sbagliati.

Lo scorso anno scolastico soltanto a gennaio si è completata l’assegnazione corretta delle cattedre. Uno scenario che a questo punto si rischia di replicare. Ci troviamo davanti a una situazione che va oltre l’esigenza di sostituzioni temporanee, che ci racconta una Scuola con un organico sottodimensionato, con meno docenti, personale amministrativo e collaboratori del necessario.

Dopo i primi lavori di adeguamento degli spazi, non sono partiti gli interventi di riqualificazione e ammodernamento degli edifici: così facendo si è deciso di scaricare sulla comunità scolastica la responsabilità di far fronte all’inverno dentro edifici che ancora si riscaldano usando il gasolio.

Un inizio con il segno meno anche per le famiglie, che spendono in media 1052 euro a studente per libri di testo e corredo, a cui sommare le spese per tablet o PC ed eventuali abbonamenti del trasporto. I bonus e le agevolazioni non sono ancora sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, che per effetto dell’inflazione vedono notevolmente ridotto il loro potere d’acquisto.

La Scuola ha bisogno di investimenti e di politiche a sostegno del diritto allo studio da parte di tutti i livelli istituzionali, in grado di stabilizzare il personale, rendere sicuri e moderni gli edifici e non far pesare sulle famiglie i costi dello studio.