Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il DM n. 133 dell’8 luglio 2025, reso noto il 28 luglio, che definisce le modalità di monitoraggio qualitativo dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Il decreto attua quanto previsto dall’articolo 17, comma 4, del DL 48/2023, convertito dalla Legge 85/2023, e introduce due importanti strumenti: l’Albo nazionale delle buone pratiche e l’Osservatorio nazionale dei PCTO.
Il decreto stabilisce criteri e procedure per valutare qualità, efficacia, efficienza e innovazione nella progettazione dei percorsi, a partire dalle esperienze concluse nell’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento coinvolge tutte le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie.
INDIRE e INVALSI: ruoli distinti nel monitoraggio
L’attività di osservazione sarà suddivisa tra due istituzioni centrali. L’INDIRE si occuperà del monitoraggio del processo di progettazione dei percorsi, mentre all’INVALSI è affidata la valutazione dell’impatto sugli apprendimenti e sul comportamento degli studenti.
Le rilevazioni saranno effettuate tramite osservazioni dirette su un campione rappresentativo di scuole, selezionato in base alla distribuzione territoriale e alla varietà degli indirizzi di studio.
Il monitoraggio si articolerà su undici ambiti di osservazione da cui derivare specifici indicatori di qualità, tra cui:
- La co-progettazione con gli enti ospitanti
- La capacità del percorso di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro
- La produzione di un output concreto, come un prodotto o un servizio
- Le modalità di valutazione messe in campo dai Consigli di classe
Criteri di valutazione e pubblicazione sull’Albo delle buone pratiche
Il DM prevede sette criteri principali per valutare le esperienze raccolte. Tra questi figurano:
- Sostenibilità e replicabilità
- Innovatività e originalità dei percorsi
- Valorizzazione delle competenze trasversali
- Documentazione e trasparenza dei processi
Le esperienze ritenute in linea con questi criteri saranno approvate e inserite nell’Albo delle buone pratiche PCTO, che troverà spazio all’interno della piattaforma UNICA, in collegamento diretto con il Registro nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
Nasce l’Osservatorio nazionale dei PCTO
A completare il quadro, il decreto istituisce un Osservatorio nazionale dedicato ai PCTO, incardinato presso il Ministero dell’Istruzione. L’organo sarà composto da 11 esperti, di cui:
- 5 provenienti dal sistema nazionale di istruzione e formazione
- 6 espressione di enti e istituzioni quali Unioncamere, INAPP, INDIRE, INVALSI, CNEL e INAIL
L’Osservatorio avrà il compito di accompagnare e valutare l’attuazione concreta dei percorsi su scala nazionale, offrendo un quadro aggiornato e organico delle pratiche in uso.
La posizione critica della FLC CGIL
Nonostante le novità introdotte, la FLC CGIL esprime un netto dissenso. La delegazione del sindacato ha votato contrariamente al parere espresso in sede di CSPI, denunciando criticità strutturali nell’impianto dei PCTO e sottolineando il rischio di un’ulteriore burocratizzazione a danno delle scuole.
Secondo la FLC CGIL, il nuovo decreto aggrava il carico amministrativo sulle istituzioni scolastiche e rafforza un’impostazione in cui la scuola sembra sempre più funzionale a rispondere ai bisogni del mercato, trascurando la centralità della formazione critica e dell’autonomia didattica.
“Serve una scuola che formi, non che addestri”, ribadisce il sindacato, che continuerà a battersi per un modello educativo capace di valorizzare il pensiero critico, la ricerca e la libertà di insegnamento, anziché il mero rispetto di procedure.