Con la Direttiva n. 2/2020 del Ministero della Funzione Pubblica, di recente emanazione,
unitamente al DPCM appena approvato da Governo all’articolo 87 al comma 1 viene sancito
che la modalità ordinaria di lavoro delle pubbliche amministrazioni è il lavoro agile.
In particolare le amministrazioni, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, svolgono le attività strettamente funzionali alla gestione  dell’emergenza, cosiddette indifferibili.

Questi ulteriori provvedimenti consentono alle scuole di organizzare la loro attività riducendo ulteriormente la presenza di personale e l’orario di apertura  esclusivamente ad attività indifferibili che non possono essere sostituite con il lavoro agile e che devono essere svolte con utilizzo dei DPI e in ambienti sanificati.

E’ stato affidato ai DS il compito di individuare (ovviamente con il supporto delle altre figure professionali della scuola, come ad esempio il DSGA ma non solo) quelle che potrebbero eventualmente essere le “attività indifferibili” di quell’istituto e che quindi necessitano, esclusivamente per la loro realizzazione, che la scuola rimanga aperta attraverso l’utilizzo di quel contingente minimo previsto dalla legge 146.

Una volta individuate queste attività, anche occasionali, che potrebbero richiedere l’apertura temporanea e parziale della scuola, il dirigente scolastico le comunicherà, precisando le motivazioni, al personale della scuola, alla RSU e , se questo sarà ritenuto utile, anche ai genitori e agli studenti.

In relazione alle eventuali attività individuate, dovrà essere definito un Piano di impegni del
personale ATA, con l’indicazione del personale coinvolto (che dovrà essere autorizzata a spostarsi dal domicilio al luogo di lavoro), del luogo, dei tempi e delle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.

Informazione del Piano dovrà essere fornita alla RSU d’Istituto ai sensi dell’Art. 5 del CCNL 2016-2018.

La FLC CGIL di Roma e del Lazio ritiene che al fine di rispettare le norme sanitarie adottate, tutta l’attività scolastica indispensabile possa essere organizzata in modalità telematica e quindi sia possibile evitare pericolosi e inutili spostamenti del personale scolastico, predisponendo la chiusura degli edifici.
Resta inteso che si attiveranno tutte le forme di tutela individuale e collettiva laddove le
istituzioni scolastiche non applicheranno azioni conformi a tali disposizioni normative.