Il DM presentato in bozza dal Ministero modifica le previsioni del DD 21 aprile 2020, n. 499, ovvero il bando del concorso ordinario, in attuazione dell’articolo 59, comma 18, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73. La norma menzionata prevede che sia rideterminato il contingente di posti da assegnare a tale procedura, alla luce anche degli esiti del concorso STEM e del concorso Straordinario 2020.

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Il Ministero ha ritenuto di assegnare alla nuova procedura ordinaria l’intero contingente delle disponibilità residue, quantificate in 6.333 posti:

  • A20 Fisica: 376
  • A26 Matematica: 1098
  • A27 Matematica e Fisica: 1568
  • A28 Matematica e Scienze: 2075
  • A41 Scienze e Tecnologie Informatiche: 1216

Le nostre richieste

Abbiamo chiesto innanzi tutto di avere i dati relativi ai posti residui dopo le assunzioni dell’a.s. 2021/22. Avevamo già inoltrato unitariamente questa richiesta a settembre, e al momento dell’informativa risultava ancora inevasa. La norma prevede oltre al concorso ordinario menzionato dall’art. 59 comma 18 una nuova procedura straordinaria riservata ai docenti con tre anni di servizio, quella indicata dal comma 4-bis.

Quindi non abbiamo condiviso la scelta di destinare tutti i posti al concorso ordinario e vorremmo invece conoscere effettivamente i numeri di posti disponibili e poi salvaguardare la nuova procedura straordinaria prevista per legge. Quest’ultima, secondo quanto stabilito nel Decreto sostegni-bis, dovrebbe essere svolta entro il 31 dicembre 2021 con una prova disciplinare, che secondo noi potrebbe essere anche una prova orale di simulazione didattica di una lezione.

Pertanto vista la tempistica stringente indicata dal legislatore destinare tutti i posti al nuovo concorso ordinario che sarà con prova scritta a quiz è per noi una scelta non condivisibile.

Abbiamo posto il problema degli idonei del concorso STEM, che hanno diritto in misura proporzionata alle eventuali rinunce allo scorrimento delle graduatorie. Inoltre abbiamo ribadito, sebbene questa sia una questione che va risolta in sede legislativa, che gli idonei siano assunti anche oltre il contingente messo a bando per il concorso STEM. Abbiamo anche ribadito che il reclutamento è per noi tema che merita una profonda riforma rispetto a quanto previsto dalle attuali normative.

Nel pomeriggio di martedì 9 novembre è proseguito l’incontro di informativa sul tema del concorso previsto dal DL 73/2021 art. 59 comma 18, ovvero una nuova procedura concorsuale ordinaria per le classi di concorso STEM con prove scritte a risposta multipla.

La proposta del Ministero dell’Istruzione:

Il DM presentato in bozza dal Ministero assegna tutti i posti delle discipline STEM (A20 Fisica, A26 Matematica, A27 Matematica e Fisica, A28 Matematica e Scienze, A41 Scienze e Tecnologie Informatiche) che non sono stati assegnati questa estate alle immissioni in ruolo a un nuovo concorso ordinario con quiz a crocette e prova orale previsto dall’articolo 59, comma 18, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, il decreto “Sostegni bis”.

La norma menzionata prevede che sia rideterminato il contingente di posti da assegnare a tale procedura, alla luce anche degli esiti del concorso STEM e del concorso Straordinario 2020 (DD Decreto direttoriale 510 del 23 aprile 2020 e Decreto Dipartimentale n.783 del 8 luglio 2020).

Il Ministero ha ritenuto di assegnare l’intero pacchetto di posti al nuovo concorso ordinario, nonostante lo stesso decreto, al comma 9-bis, preveda espressamente che siano invece destinati ad un nuovo concorso straordinario riservato ai precari i posti residui non assegnati dopo le assunzioni di questa estate, al netto dei posti da accantonare per le procedure ordinarie.

Le ricadute delle scelte del Ministero:

la differenza tra dare priorità al comma 9-bis o al comma 18 di è fondamentale importanza:

  • nel caso si parta col nuovo concorso ordinario l’intero pacchetto di 6.333 posti andrà al concorso con quiz a crocette, prova orale e titoli.
  • nel caso si bandisca a stretto giro, come prevede il comma 9-bis, il nuovo concorso straordinario con una prova disciplinare (che potrebbe anche essere una prova orale di simulazione di una lezione) i posti andrebbero ai precari che hanno maturato almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 nelle scuole statali, di cui almeno 1 nella classe di concorso per cui si partecipa.

Le nostre richieste

Dopo l’incontro del 5 novembre anche oggi abbiamo ribadito due richieste: dare la priorità alla nuova procedura straordinaria riservata ai docenti con tre anni di servizio, prevedere che gli idonei del concorso STEM possano essere assunti se ci sono state rinunce e posti non assegnati. Sappiamo che per assumere tutti gli idonei serve un intervento del legislatore, che noi comunque sosterremo, tuttavia sui posti resisi disponibili per rinunce o altro le surroghe si dovrebbero fare da subito.

Di fronte alle risposte del Ministero di non accoglimento delle nostre istanze abbiamo anticipato la nostra richiesta di attivazione del “confronto”.

Il “confronto” è un istituto contrattuale previsto dall’art.22, comma 8, lettera a3, del CCNL del comparto Istruzione e Ricerca. Il nostro auspicio è che si arrivi a una soluzione diversa da quella prospettata che sacrifica i precari e assume come impostazione il riferimento del Ministero dell’Istruzione il paradigma dei concorsi a quiz. Si tratta di un modello mutuato dalla cultura economista neoliberale e imposto alla scuola, che propone strumenti di reclutamento inadeguati e inefficaci al settore della scuola.

Il reclutamento è per noi tema che merita una profonda riforma rispetto a quanto previsto dalle attuali normative. Chiediamo di voltare pagina rispetto ai concorsi a crocette e auspichiamo che al più presto il Ministro Bianchi ci convochi per discutere della riforma prevista nel PNRR. Qui le indicazioni con le nostre proposte.