La definizione degli organici è fondamentale alla funzionalità in sicurezza delle scuole. La situazione pandemica richiede misure straordinarie di incremento dell’organico e di stabilizzazione dell’organico COVID. La FLC CGIL chiede un intervento politico.

Personale ATA

Il 23 aprile si è avviato il confronto tra il Ministero e le Organizzazioni sindacali sugli organici del personale ATA, per l’anno scolastico 2021/2022.

L’ipotesi che ci ha presentato il Ministero è sostanzialmente conservativa rispetto al passato, dal momento che la bozza di DM si limita a riportare solo le modifiche normative relative all’incremento dei 1.000 posti di Assistente tecnico nelle scuole del primo ciclo (da noi fortemente voluto da tempo) e la variazione dei criteri sul dimensionamento che ha ridotto, per l’a.s. 2021/2022, il numero degli alunni da 400 e 600 a 300 e 500.

Pur di fronte alla gravità della situazione sanitaria del Paese, che richiederebbe interventi strutturali urgenti per mettere le scuole nelle condizioni di ripartire nel prossimo anno scolastico in piena sicurezza, non è stato fatto alcun passo in avanti per modificare in maniera sostanziale il sistema di rimodulazione delle dotazioni organiche tra le regioni per attenuare, in alcune, gli effetti dovuti al decremento del numero degli alunni.

Il Ministero si è limitato a riproporre vecchie formule di compensazione, adatte solo a gestire alla meno peggio una situazione già totalmente insufficiente. In aggiunta, quest’anno ci sono state 2.288 trasformazioni da part-time a tempo pieno degli ex LSU, tutte a valere sulle dotazioni organiche già esistenti.

Questo, per la FLC CGIL, è inaccettabile poiché le scuole, con questi presupposti, non sono nelle condizioni di potere riaprire in sicurezza a settembre e affrontare la straordinaria situazione pandemica, che richiede misure altrettanto straordinarie e strutturali (non solo banchi a rotelle, dispositivi di protezione, sanificatori, ecc…) a partire dall’incremento complessivo dell’organico e dalla stabilizzazione dell’organico COVID nell’organico di fatto (contratti fino al 30 giugno) dal prossimo anno scolastico. Il confronto è stato aggiornato a mercoledì 28 aprile 2020. 

Personale Docente

In occasione della convocazione del 22 aprile 2021, il Ministero ha presentato alle organizzazioni sindacali l’annuale nota operativa sugli organici docenti 2021-22 che ricalca in tutto, salvo le innovazioni dettate dalle disposizioni di legge, il testo dello scorso anno. Si tratta di indicazioni insoddisfacenti che non prevedono alcuna misura per affrontare la situazione pandemica, né il sovraffollamento delle classi, come se il contesto non avesse quel carattere di straordinarietà che ormai da più di un anno si prova a gestire.

La FLC CGIL ha sottolineato la necessità di dare risposte concrete alle esigenze di tutela della salute di studenti e personale scolastico, prevedendo organici adeguati e una maggiore flessibilità legata alle condizioni ambientali, ovvero una profonda modifica della nota in esame.

Abbiamo dunque richiesto, insieme alle altre sigle, il rinvio del confronto per permettere di verificare la disponibilità politica del Ministero di dare seguito agli impegni presi negli ultimi tempi, attraverso segnali fondamentali quali l’innesto di nuove risorse (a partire dalla conferma in organico di fatto dell’organico straordinario, cosiddetto “organico Covid”) e l’indicazione di utilizzare criteri di maggiore ragionevolezza e flessibilità nella formazione delle classi, riducendone anche il numero di alunni per evitare il rischio di sovraffollamento delle aule.

È stata richiesta una revisione della nota operativa al fine di dare una prima importante risposta ai fabbisogni delle scuole nella reale dimensione dei problemi ancora irrisolti.