Mercoledì 9 aprile 2025 si è svolto l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le organizzazioni sindacali per discutere la nuova dotazione organica dei docenti per l’anno scolastico 2025/2026. Al termine del confronto, la relativa nota è stata trasmessa agli Uffici Scolastici Regionali, incaricati di gestire le operazioni in base ai contingenti assegnati.
[Consulta la nota n.93862 del 17 aprile 2025]
Il quadro che emerge non è positivo: viene confermato un taglio netto di 5.660 posti comuni, bilanciato solo in parte dall’introduzione di 1.886 nuove cattedre di sostegno, un incremento reso possibile grazie all’attuazione della legge n.207 del 30 dicembre 2024.
Nel dettaglio, il totale dei posti in organico di diritto – compresi quelli per il potenziamento – sarà pari a 664.774 unità, mentre i posti di sostegno passeranno da 126.170 a 128.036. A questi si aggiungono i posti relativi all’organico di fatto, fissati entro il limite massimo di 14.161 unità.
All’interno del decreto in via di definizione, trovano spazio anche novità rilevanti:
- 1.771 cattedre intere e 2.498 parziali per l’educazione motoria nella scuola primaria
- 937 posti A-23 per l’insegnamento della lingua italiana a studenti di origine straniera, da distribuire tra primo e secondo ciclo, nell’ambito dell’organico di potenziamento
La nota ministeriale stabilisce che l’attribuzione dei posti sarà legata all’effettivo fabbisogno territoriale, secondo i modelli orari attualmente in vigore. Un passaggio specifico è riservato alla scuola secondaria di secondo grado, dove si chiarisce che i nuovi percorsi quadriennali nella filiera tecnologico-professionale dovranno attivarsi senza alterare le dotazioni del quinquennio tradizionale e solo in assenza di esuberi.
Come FLC CGIL, durante il confronto abbiamo presentato proposte concrete per migliorare e integrare il testo. Alcune richieste sono state accolte, altre troveranno riscontro in successive comunicazioni ufficiali, in linea con gli impegni assunti dal Ministero. Tra i temi sollevati, anche l’utilizzo dei docenti di A-23 nei comprensivi e nella primaria, ambito che necessita ancora di indicazioni operative più dettagliate.
Tuttavia, non possiamo che ribadire il nostro giudizio fortemente negativo rispetto a questa operazione politica. Il taglio di 5.660 cattedre va nella direzione opposta rispetto alle esigenze reali del sistema scolastico. In un momento storico in cui il Paese ha bisogno di più istruzione, non di meno, la scelta del Ministro Valditara e del Governo Meloni rappresenta una grave regressione.
nota 93862 del 17 aprile 2025 dotazioni organiche personale docente e educativo as 2025 2026