Report sull’incontro con l’Assessore Schiboni riguardo l’assistenza specialistica

Report sull'incontro con l'Assessore Schiboni riguardo l'assistenza specialistica

Dopo le continue azioni e prese di posizione della CGIL di Roma e del Lazio sui problemi che si sono presentati nell’assistenza specialistica e sensoriale (servizio di assistenza e inclusione scolastica per studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado con disabilità o in situazione di svantaggio e alunne e alunni sordi e ciechi), la Regione Lazio ha convocato una riunione di confronto.

Si è svolta quindi ieri la riunione con l’Assessore al lavoro, alla formazione e alla scuola, Schiboni, e con la Direttrice della Direzione Regionale, Dottoressa Longo, alla presenza dei sindacati confederali CGIL-CISL-UIL.
Nell’intervento come CGIL abbiamo esposto i problemi riscontrati che intaccano due livelli di diritti che la nostra organizzazione salvaguardia: quello allo studio per le studentesse e studenti con disabilità e in condizione di svantaggio e quello delle lavoratrici e lavoratori che producono il servizio. Abbiamo avanzato anche due proposte: una relativa al costo standard, che recepisca gli aumenti dei CCNL applicati a questi operatori per l’immediato; un passaggio ad un diverso modello di affidamento del servizio gestito direttamente dalla Regione che possa garantire uniformità nella nostra regione e non scarichi sulla Scuola il peso di svolgere anche le relative gare di appalto.

Le nostre sono state le uniche proposte che Cisl e Uil hanno condiviso nei propri interventi.
Accogliendo le nostre osservazioni sui problemi e condividendo lo spirito di riorganizzare il servizio, offrendo maggiore centralità alle studentesse e agli studenti e di salvaguardare i diritti delle lavoratrici e lavoratori, la Regione si è impegnata ad attivare un tavolo tecnico, convocato per il giorno 8 ottobre, con le organizzazioni sindacali confederali per studiare le modalità di intervento sul costo standard per il suo adeguamento agli aumenti dei rinnovi contrattuali che abbiamo conquistato ai tavoli nazionali e un modello di affidamento nuovo per il prossimo anno scolastico.

Si tratta di un primo passo che richiederà un lavoro di elaborazione e il mantenimento di una attenzione alta nei nostri territori e nelle categorie che organizzano le lavoratrici e lavoratori coinvolti, anche pronti alla costruzione di vertenze qualora a questo primo passo non seguissero impegni certi della Regione.

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