Tutte e tutti in piazza il 7 ottobre

La Regione Lazio ha respinto oggi un ordine del giorno dell’opposizione a firma della consigliera Eleonora Mattia attestante la richiesta di impegno da parte dell’Ente a porre in essere iniziative per scongiurare l’accorpamento degli istituti scolastici nel Lazio, stante la norma sul dimensionamento introdotta nella Legge di Bilancio 2022.

La norma prevede per il prossimo anno scolastico una perdita per il Lazio di 37 direzioni sino ad arrivare a 53 complessivi nel triennio 2024 – 2027.

Il Segretario Generale della FLC CGIL Roma Lazio, Alessandro Tatarella, commenta: “La Regione Lazio dopo l’incontro con le OO.SS. di categoria conferma la linea di continuità col Governo a suon di tagli alla rete scolastica nazionale e regionale. La misura colpirà gli organici già precari e in misura molto ridotta rispetto al fabbisogno formativo. Fare cassa sulle lavoratrici e lavoratori della scuola è un segnale negativo su un sistema già gravemente colpito da anni di politiche superficiali e poco lungimiranti, che non hanno affrontato le vere emergenze quali le classi pollaio, la sicurezza degli edifici, i trasporti e l’investimento nella didattica”.

Il Segretario Generale della CGIL Roma Lazio, Natale di Cola, rilancia: “Un messaggio preoccupante della Regione Lazio ai lavoratori, agli studenti e alle famiglie: una presa d’atto di politiche nazionali che nulla hanno a che vedere con il contrasto alla dispersione e in totale controtendenza alle reali esigenze di saperi e conoscenza di cui le nostre province hanno bisogno. Il Lazio soffre, non da oggi, investimenti carenti sul tempo scuola e sulle infrastrutture scolastiche nelle aree periferiche e rurali, che verranno gravemente colpite dalla riduzione prevista dal dimensionamento”.

Di Cola e Tatarella, chiamano alla mobilitazione di sabato 7 ottobre: “La Manifestazione Nazionale di sabato 7 ottobre a Roma convocata dalla CGIL  e da più di 100 associazioni si intitola la “Via Maestra” e porterà in piazza il rispetto della Costituzione e un secco No all’Autonomia Differenziata e una richiesta forte di investimento sul lavoro e sui diritti. Questa presa di posizione  preoccupante da parte della Regione è un motivo in più che da ragione e rafforza le nostre rivendicazioni. Facciamo appello alle scuole a partecipare in massa sabato in piazza”.

Roma, 4 ottobre