Semplificazioni scolastiche: il Ministero ignora le vere priorità delle scuole

Semplificazioni scolastiche: il Ministero ignora le vere priorità delle scuole

Venerdì 27 giugno 2025, presso il Ministero dell’Istruzione, si è tenuto un incontro sul tema delle semplificazioni amministrative. Alla riunione, voluta dalla FLC CGIL, ha partecipato anche il Capo Dipartimento per le risorse e l’innovazione digitale, dott. Minnella. L’ultima convocazione simile risaliva al 2023, segno di una lentezza evidente nel confronto istituzionale.

L’incontro avrebbe dovuto affrontare i nodi più urgenti segnalati da personale ATA, DSGA e dirigenti scolastici, ma il focus si è spostato su tutt’altro. I problemi sul tavolo, secondo la FLC CGIL, sono tanti e concreti: gestione del passweb, rivalse INPS, flussi di cassa, conti giudiziali, difficoltà operative legate al PNRR, fino alla questione mai risolta del codice degli appalti.

Mentre queste criticità continuano a gravare sulle scuole, il Ministero ha presentato un elenco di interventi digitali: piattaforme per famiglie e studenti, firma elettronica avanzata, cruscotti informativi e soluzioni per il crowdfunding scolastico. Tuttavia, queste novità non risolvono i problemi operativi delle segreterie, già al collasso.

Sono stati citati anche progetti in fase di sviluppo, come il fascicolo digitale del dipendente, nuovi strumenti per la digitalizzazione degli acquisti, e un sistema di intelligenza artificiale per i turni del personale ATA. In arrivo anche la “scrivania digitale” e un SPID professionale per accedere ai servizi ministeriali. Tutto molto innovativo, ma poco incisivo per chi lavora quotidianamente nelle scuole.

Sul fronte del passweb, da un confronto informale con l’INPS emergerebbe l’idea di una nuova piattaforma per la gestione automatica dell’ultimo miglio pensionistico, incluse simulazioni individuali e un sistema di acquisizione dati pre-2004. Ma, come ha sottolineato la FLC CGIL, la situazione resta ferma, con un semplice rinvio a settembre.

Il sindacato ha chiarito che non serve semplificare, ma spostare completamente la competenza fuori dalle scuole. Le segreterie non sono uffici INPS e non dispongono delle risorse necessarie a gestire queste pratiche.

Inoltre, nessuno dei problemi segnalati da tempo ha avuto una reale evoluzione: dalla mancata proroga dei contratti PNRR all’assenza di risposte sulle economie FMOF, fino alla richiesta di assumere i 33.000 ATA precari, che rappresentano il 30% dell’organico e sono essenziali per il funzionamento delle scuole.

Tra le priorità sindacali anche l’apertura del tavolo contrattuale per distribuire le risorse FMOF, l’introduzione di soluzioni strutturali per le cessazioni del personale, e la semplificazione delle comunicazioni di cassa, che oggi gravano inutilmente sulle segreterie scolastiche.

Nel Lazio, le scuole si sono viste chiedere la presentazione dei conti giudiziali alla Corte dei Conti, nonostante si tratti di dati già presenti nel Conto Consuntivo. È evidente il bisogno di automatizzare i flussi, evitando inutili duplicazioni.

Ancora irrisolta la questione della card docenti per i contratti al 31 agosto, così come l’impiego delle economie previste dalla legge di bilancio 2022, che potrebbero essere usate per compensare il personale ATA, spesso dimenticato ma fondamentale.

Infine, è crescente la pressione sulle scuole in merito alle verifiche dei fondi PON, legge 440 e PNRR. In molti casi si dichiarano inammissibili spese ingenti, ignorando le oggettive difficoltà gestionali del personale amministrativo.

Per garantire continuità operativa, è urgente prolungare i contratti ATA, soprattutto in vista della scadenza del PNRR nel 2026. Anche il malfunzionamento cronico del SIDI e la duplicazione degli atti dimostrano che la digitalizzazione senza investimenti è solo uno slogan.

Persino la gestione dei viaggi di istruzione è diventata un rompicapo, con il Ministero che ignora le indicazioni dell’ANAC e preferisce avviare un monitoraggio, invece di affidare agli USR il ruolo di stazioni appaltanti, come suggerito.

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