Si è tenuta, oggi, 23 aprile, una riunione del tavolo operativo regionale istituito per il contrasto all’epidemia SARS-Cov-2, per analizzare la situazione alla luce delle disposizioni contenute nel decreto Riaperture, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Com’è noto, il decreto legge prevede lo svolgimento in presenza dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione, mentre, con riferimento al secondo ciclo, l’attività didattica in presenza deve riguardare almeno il 70% della popolazione studentesca, salvo l’adozione di misure specifiche da parte delle Regioni, in forza della situazione epidemiologica riscontrata, ovvero per esigenze di prevenzione.

Le OO.SS. hanno unanimemente richiesto che la Regione Lazio adotti un provvedimento che vada nella direzione sopra indicata, alla luce del fatto che rimangono irrisolti i problemi strutturali, in materia di spazi e di trasporto, il cui stato sconsiglia una ripresa che coinvolga la totalità della popolazione studentesca del secondo ciclo. Ancorché, secondo l’Ufficio Scolastico Regionale, le scuole che avrebbero denunciato la mancanza di spazi adeguati sarebbero, sul territorio laziale, non più di 37, per un totale di 9.000 alunni, le ripetute segnalazioni giunte alle OO.SS. vanno in direzione diversa.

In materia di trasporti, poi, pur dando atto all’Agenzia Roma Mobilità di aver messo in campo un’azione di integrazione del sistema trasportistico cittadino, e alla stessa Regione di aver effettuato uno sforzo in tal senso in termini di investimenti finanziari, tuttavia, né sul territorio metropolitano, né in quello delle altre province del Lazio si registrano garanzie sufficienti di distanziamento nel corso degli spostamenti lungo il tragitto verso le istituzioni scolastiche.

In queste condizioni, la ripresa in presenza per l’intera popolazione scolastica del secondo ciclo sarebbe, per le OO.SS., semplicemente un azzardo, che esporrebbe la Regione al rischio di una precipitosa chiusura nelle prossime settimane.

Le OO. SS. hanno, quindi, chiesto:
1. L’adozione della delibera regionale di deroga rispetto al limite del 70% di presenza studentesca del secondo ciclo, come sopra evidenziato;
2. L’attribuzione alle singole istituzioni scolastiche della facoltà di calibrare l’organizzazione interna secondo le specifiche condizioni che si verificano in ogni scuola, non escludendo, nel limite complessivo del 50% delle presenze, un’attenzione particolare alla preparazione dell’esame di maturità.

Rispetto a tali richieste, le OO. SS. accolgono positivamente la disponibilità espressa dall’assessore Di Berardino ad una valutazione nelle sedi competenti, nell’auspicabile prospettiva del loro accoglimento.

Le OO. SS. hanno inoltre ribadito, nel corso di un incontro fortemente condizionato, nei tempi di svolgimento, da altri impegni incombenti sui partecipanti istituzionali, le richieste più volte avanzate nel corso di questi mesi anche sul fronte:
1. Fornitura di mascherine FFP2;
2. Puntuale rilevazione dei numeri della pandemia in corso. Appare ad oggi ancora troppo generica l’indicazione indifferenziata del numero delle vaccinazioni effettuate, senza distinzione di profili professionali, ordini e gradi di istruzione;
3. Un più puntuale sistema di tracciamento dei casi registrati;
4. Istituzione di un sistema di medicina di prossimità al sistema scolastico.

Grave, ad avviso delle OO.SS. il fatto che, in materia di organici del personale scolastico, che si stanno attribuendo in questi giorni, non ci sia una decisa inversione di tendenza, che vada nel senso di ridurre il numero degli alunni per classe, mediante la predisposizione delle misure necessarie, anche in termini di trasporto scolastico e di riallocazione logistica nelle zone a minore densità abitativa. La chiusura del governo e delle regioni su questo argomento pone le basi di una futura gestione ancora in termini emergenziali, in caso di perpetuazione di questa o altra situazione patologica.

Roma, 23 aprile 2021

SEGRETERIE REGIONALI DEL LAZIO

FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA RUA – SNALS Confsal – FGU