Lettera di auguri del Segretario Generale FLC CGIL Roma Lazio, Alessandro Tatarella

“Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.”

 Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale – Eugenio Montale, 1967  

Care iscritte e cari iscritti,

desidero inviarvi i migliori auguri di serene festività natalizie, con l’auspicio che possa essere un periodo di riposo e vicinanza agli affetti più cari dopo questo primo tratto di intenso periodo lavorativo. Con l’occasione intendo condividere con voi una riflessione sulle attività svolte dalla FLC CGIL Roma Lazio nel corso di quest’anno, con uno sguardo alle prospettive per il 2025.

Il 2024 è stato un anno di forte impegno per la nostra organizzazione, caratterizzato da sfide significative e da importanti risultati ottenuti grazie alla partecipazione attiva di tutte e tutti voi.

Ci stiamo mobilitando per il rinnovo del triennio contrattuale 2022-2024 dei settori di Istruzione e Ricerca, a fronte di stanziamenti previsti totalmente insufficienti a coprire l’inflazione, con l’obiettivo di salari e condizioni di lavoro dignitosi, all’altezza del quadro europeo. 

Il salario è sempre più un elemento imprescindibile, sentinella di un malessere sempre più crescente in rapporto ai carichi di lavoro, alla crescente burocratizzazione dei processi cognitivi, alla recrudescenza verticista e sanzionatoria del Governo e del Ministro Valditara nei confronti del pubblico impiego, ove il dissenso appare l’elemento principale da addomesticare in un quadro più complessivo di rinnovata normativa sulla “sicurezza”. 

Emblematico l’episodio di repressione del dissenso accaduto ad un nostro iscritto, il prof. Christian Raimo, “colpevole” di critica democratica verso le politiche del Ministro e del Governo e destinatario di una pesantissima sanzione di sospensione dal servizio con decurtazione stipendiale,  secondo la tesi assurda che un docente al di fuori della sua funzione non possa e non debba esercitare il pieno esercizio della critica come cittadino e lavoratore. 

Per questo, oltre ad aver fatto ricorso al CdS, abbiamo lanciato una campagna collettiva di sensibilizzazione per il ritiro del Codice di comportamento dei Dipendenti Pubblici come modificato dal DPR 81/2023. Un provvedimento che sta sempre più diventando il grimaldello per silenziare le voci dissenzienti, al fine di svuotare gli organi collegiali a vantaggio di un’impronta di “lavoratori silenti e obbedienti al manovratore”. Tutto questo, non a caso, in un momento storico in cui nelle fasi cruciali gli stessi OO.CC. Hanno dato prova di resistenza agli assalti ministeriali su liceo quadriennale e filiera tecnico professionale.  

Salari, contratto, condizioni di lavoro, diritti costituzionali, reclutamento. 

Questo l’orizzonte di un anno denso di manifestazioni e scioperi della FLC CGIL e della CGIL a livello nazionale. Nel Lazio, in particolare, il 2024 ha rappresentato il vero salto di qualità rispetto al rafforzamento della presenza del sindacato nei luoghi di lavoro e nei territori con una crescita esponenziale del tesseramento e la moltiplicazione dell’apertura delle sedi. 

Questo l’orizzonte di un rilancio per l’anno nuovo traguardando le prossime sfide: una battaglia senza quartiere per i prossimi referendum sul lavoro e per dire un secco NO all’autonomia differenziata; la prosecuzione delle battaglie per la stabilizzazione dei precari dell’università e la ricerca contrastando fortemente il DDL 1240 della Ministra Bernini e proseguendo la campagna di attivazione negli EPR, a partire dalla mobilitazione in atto del CNR; contro il mercato dei titoli nella scuola e nell’AFAM;  a fianco della dignità degli idonei nei concorsi PNNR e di tutti gli altri concorsi pregressi; per il riconoscimento delle professionalità ATA, personale di SERIE A della scuola statale; per il rafforzamento della rappresentanza e rappresentatività . 

Un momento cruciale per il prossimo anno è rappresentato proprio dalle elezioni per il rinnovo delle RSU, un appuntamento fondamentale per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro. La partecipazione attiva a questo processo è essenziale per rafforzare il ruolo del nostro sindacato e garantire che le istanze dei lavoratori vengano portate ai tavoli negoziali con determinazione e incisività. Invitiamo tutte e tutti a partecipare attivamente, sia candidandosi che sostenendo i candidati della FLC CGIL, per costruire una rappresentanza forte e autorevole. Ora più che mai è il momento di metterci il corpo, la faccia, il pensiero.

In un contesto di crescenti difficoltà per il settore della conoscenza, è fondamentale che ognuno di noi si faccia promotore di un attivismo concreto e quotidiano. Nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca e nelle istituzioni AFAM il nostro sindacato deve essere presente, visibile e determinato. Invitiamo tutte e tutti a farsi portavoce delle istanze del sindacato, coinvolgendo i colleghi, organizzando assemblee e partecipando attivamente alle iniziative promosse dalla FLC CGIL.

La forza del sindacato risiede nella partecipazione collettiva, nella capacità di costruire comunità di lavoratori solidali e nella determinazione di non lasciare indietro nessuno. Solo attraverso l’unità e l’impegno di ciascuno di noi possiamo ottenere i risultati che tutti auspichiamo.

In conclusione, nell’auspicio che il 2025 possa incarnare un anno di soddisfazioni individuali e collettive, non posso che esprimere un pensiero assieme a voi al terribile scenario internazionale che viviamo quotidianamente. Da Gaza a Kiev resta ferma la nostra contrarietà ad ogni forma di guerra, alle dittature militari e religiose, al fanatismo, alla speculazione economica a spese di decine di migliaia di vite umane spezzate, in primis donne, anziani, bambini. 

Tutto questo scenario di inquietudine e di incertezza che vediamo negli occhi dei nostri ragazzi e dei nostri figli non può che non farci riflettere sul nostro ruolo di cittadini, di professionisti. 

Siamo in prima fila per superare questo Grande Inverno, collettivamente, perchè non esistono soluzioni semplici e individuali ma percorsi complessi e di massa, via di uscita popolare alla gelata dei diritti e delle libertà. L’abbiamo imparato anche grazie all’esempio di un compagno che ci ha di recente lasciato, una grave perdita per la nostra comunità. Luigi Celidonio, un sindacalista, un professore, un militante che è stato sempre anima e corpo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci manca moltissimo ma camminiamo sentendolo al nostro fianco. 

Auguro alla famiglia di Luigi, a voi e ai vostri affetti un sereno Natale e un felice anno nuovo, con la certezza che, insieme, continueremo a costruire un presente e un futuro all’altezza delle nostre aspirazioni e dei nostri desideri. 

Affettuosi saluti,

Alessandro Tatarella 

Segretario Generale FLC CGIL Roma Lazio

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